PALERMO, 18 DICEMBRE – Rinviata di 23 ore la votazione all’Assemblea Regionale Siciliana per designare i presidenti delle Commissioni. La decisione del presidente dell’Ars, Giovanni Ardizzone, è la risposta all’intervento di Antonello Cracolici che in un breve discorso aveva chiesto all’aula di votare per un rinvio di un giorno.
Cracolici parla di problema politico e istituzionale all’interno dell’Ars causato dalla mancanza di “metodi democratici all’interno del Pd” per la scelta dei nomi. Cracolici, neanche troppo velatamente mette in guardia su possibili danni all’attività dell’assemblea che la situazione potrebbe causare e sul rischio che “le composizioni e i numeri di alcuni gruppi possano variare”. Insomma, la spaccatura all’interno del Pd rischia di trasformarsi in una valanga e Cracolici non risparmia neanche una frecciatina a Crocetta sul calendario a tappe forzate che costringerà l’Ars a riunirsi il 31 dicembre: “mi raccomando lo spumante”.
Ardizzone evita un voto potenzialmente pericoloso sui questa richiesta e decide per il rinvio trovando anche una mediazione fra chi invocava una riconvocazione alle 16 e chi la voleva alle 12. Così tutto rinviato alle 15 di domani con il Movimento 5 Stelle che “pur comprendendo il problema politico che esiste nel gruppo più numeroso all’Ars” si dichiara comunque contrario al rinvio. La seduta si chiude e si riaprono i giochi con i partiti presenti in Parlamento che guardano al Pd con timore o con il tentativo di far fruttare a proprio vantaggio il mal di pancia sempre più forte dei “cracoliciani”.
In mattinata la conferenza dei Capigruppo aveva deciso il calendario dei lavori che, ha ribadito Ardizzone” non verrà stravolto dal rinvio di oggi pomeriggio. Il 24dicembre Crocetta renderà le sue dichiarazioni programmatiche a Sala d’Ercole. La Conferenza ha deliberato all’unanimità di proseguire i lavori parlamentari anche nei giorni del 24 e del 31 dicembre. Il Governo si è impegnato a esitare entro domani i ddl di proroga per i precari e per gli Ato, che saranno portati in Aula entro il 24 dicembre, e a depositare entro il 27 dicembre i ddl sul bilancio e sull’esercizio provvisorio, da approvare entro la fine dell’anno.