LICATA (AG), 13 DICEMBRE – Tre persone in carcere e altre tre ai domiciliari, accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso e intestazione fittizia di beni.
La squadra mobile della Questura di Agrigento e il commissariato di Licata hanno eseguito all’alba sei ordinanze di custodia cautelare.
Le persone finite in carcere nell’operazione “Ouster” (imposizione), sono Angelo Occhipinti, 58 anni; Giuseppe Galanti, 54 anni; e Pasquale Cardella, di 61 anni. Ai domiciliari, invece, Giuseppe Cardella, 31 anni, figlio di Pasquale; Claudio Cardella, 37 anni, nipote; e Gianluca Vedda, 37 anni; tutti di Licata. Poste sotto sequestro anche due aziende di movimento terra e di commercializzazione di calcestruzzo. Secondo l’accusa gli indagati imponevano mezzi e materiali alle imprese locali. Le stesse forniture, inoltre, sarebbero state superiori alle effettive esigenze. Il provvedimento è stato firmato dal gip del tribunale di Palermo, Riccardo Ricciardi su richiesta della Dda. Le indagini erano iniziate nel 2009.