ROMA, 13 DICEMBRE – Elia Fiorillo è il nuovo amministratore unico della società Novamusa, coinvolta nell’indagine della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto dell’ex presidente Gaetano Mercadante e alle accese polemiche sul figlio dell’assessore Zichichi prima e sull’annuncio di rescissione dei contratti da parte dela Regione dopo.
I soci hanno scelto Fiorillo “tenuto conto – si legge in una nota – della professionalità gestionale da lui acquisita in tanti anni di esperienza a capo di consorzi e società aventi rapporti con la pubblica amministrazione”.
Soddisfazione è stata manifestata dal manager. “Mi onora – dice Fiorillo – essere stato nominato amministratore unico di Novamusa. Sono convinto che la Società potrà continuare la sua attività a tutela anche, e soprattutto, dei tanti posti di lavoro. Sarà mio precipuo impegno – ha aggiunto Fiorillo – confrontarmi con le amministrazioni interessate per dare tutte le informazioni necessarie e opportune affinchè Novamusa possa continuare nell’assoluta trasparenza la sua quindicinale attività”.
L’amministratore unico di Novamusa ha, inoltre, sottolineato di avere comunicato alla Regione Siciliana la sua disponibilità a valutare congiuntamente, nelle more della definizione del contenzioso con la stessa Regione, “ogni opportuna modalità operativa che possa consentire lo svolgimento ordinato dei servizi, nel rispetto delle reciproche ragioni di contenzioso e anche a tutela dei lavoratori in atto impiegati nei siti e musei presso cui la Novamusa opera”.
Elia Fiorillo si è dichiarato soddisfatto che il Tribunale del riesame di Palermo abbia ieri disposto la scarcerazione di Gaetano Mercadante, ex presidente di Novamusa, arrestato dieci giorni fa nell’ambito dell’inchiesta sulle biglietterie delle aree archeologiche in Sicilia. “Mi auguro – aggiunge Fiorillo – che la decisione del Tribunale del Riesame, che non ha ravvisato gli estremi per applicare urgenti misure cautelari, trattandosi peraltro di materia su cui pende un arbitrato, possa rasserenare il clima. E suggerire alla stessa Regione di evitare decisioni affrettate che possano incidere negativamente sulla gestione dei servizi museali e sui numerosi lavoratori attualmente impiegati”.