PALERMO 11 DICEMBRE – “Il Popolo della Libertà di Palermo ha deciso di sospendere l’appoggio alla giunta provinciale a seguito dell’atteggiamento arrogante e politicamente miope del presidente nei confronti degli alleati di governo”. Lo ha dichiarato la senatrice Simona Vicari, commissario provinciale del Pdl a Palermo.
“In particolare – ha aggiunto – lascia molto perplessi le modalità con cui è stata portata avanti la ricomposizione della giunta, senza che ciò sia avvenuto a seguito di una verifica programmatica e di un allargamento della maggioranza stessa con il coinvolgimento di altre forze politiche. Infine lascia a desiderare la soluzione adottata oggi in senso al Consiglio d’Amministrazione della Gesap per la nomina di persone che non hanno i requisiti previsti dallo statuto. Da qui la decisione del Pdl di Palermo di prendere le distanze dalla giunta provinciale, in attesa che si possano ritrovare quelle motivazioni alte e nobili all’interno di tutto il territorio della provincia di Palermo, che consentiranno di arrivare all’appuntamento elettorale della prossima primavera con un programma di governo largo e condiviso”. La rottura della Vicari viene dopo quello sembrava il primo passo verso il rimpasto nella giunta provinciale. L’assessore alla Nuova edilizia scolastica, Controllo ambientale e Polizia provinciale, Patrizio Lodato, ha rassegnato le sue dimissioni. “Una decisione che ho preso – spiega – per agevolare il percorso intrapreso dal presidente Giovanni Avanti verso il rimpasto della giunta”.
“Dopo avere ricoperto incarichi politici – continua Lodato – come consigliere e assessore comunale, assessore provinciale e componente dei Consigli di amministrazione nelle Aziende di Gas, Amap e Sispi, metterò a disposizione del mio partito questo bagaglio di esperienze per ottenere una candidatura alle prossime elezioni politiche”.
Il posto di Lodato dovrebbe essere occupato da un altro esponente del Pid, mentre appariva quasi certo il rientro di alcuni assessori che si erano dimessi per cercare un posto a Sala d’Ercole. Altrettanto scontato sembra l’ingresso in giunta di un paio di consiglieri provinciali di area PdL sui nomi dei quali, è evidente, si è consumata la rottura. A quanto pare il Pdl pretendeva un posto in più nella giunta Avanti e un “risarcimento” per l’esclusione dal rimpasto di Giuseppe Di Maggio che oggi avrebbe dovuto assumere l’incarico di consigliere d’amministrazione della Gesap.