PALERMO, 10 DICEMBRE – Ai commercianti di Mondello l’isola pedonale non piace. Almeno, non alle condizioni stabilite dal Comune. Per questo hanno convocato oggi pomeriggio un incontro per dire no alla strada chiusa al traffico senza le infrastrutture ad essa collegate, come i parcheggi o i servizi di bus navetta. Il provvedimento, varato a fine settembre dall’assessorato alla Mobilità, prevede lo stop alle auto nel lungomare di viale Regina Elena, nel tratto compreso tra via degli Oleandri e via Teti per tutta la giornata. Una mazzata per l’economia del quartiere, secondo gli esercenti, che hanno subito un drastico calo degli incassi.
“Siamo in ginocchio – racconta Giovanni Taormina, proprietario del ristorante “Sapori di mare” – sono da 40 anni a Mondello, ma non ho mai visto la borgata così isolata: ormai non viene più nessuno, siamo rimasti solo noi commercianti, oltre ai residenti. Ieri sono stato costretto a licenziare quattro persone, non riesco più a pagare 9400 euro di affitto al mese. Se continua così, siamo costretti a chiudere”.
“Il malcontento è diffuso – aggiunge Renato Amorosi del bar Renato – specialmente in un periodo come questo in cui, tra il freddo, il maltempo e la difficoltà per le auto di raggiungere la piazza, la gente è sempre meno invogliata a venire a Mondello. Ho registrato un calo delle vendite del 70 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e presto sarò costretto a licenziare qualche dipendente”.
“Ai problemi della scarsa illuminazione e degli allagamenti – dice il presidente della settima circoscrizione, Settimo Trapani – si aggiunge adesso anche quello della viabilità: cittadini e turisti sono costretti a fare lo slalom per arrivare in piazza e preferiscono non venire più. Se il Comune non prenderà provvedimenti, i commercianti saranno costretti a chiudere i locali. Bisognerebbe creare nuovi parcheggi perchè, finchè non ci saranno le infrastrutture, soprattutto nei mesi invernali, l’isola pedonale è impensabile”.
Anche il comitato “Pedonalizziamo Mondello”, punta il dito contro il provvedimento varato da Palazzo delle Aquile. “Dopo un inizio che sembrava promettente – stigmatizza il presidente, Pietro Abbadessa – abbiamo constatato che il Comune non ha mantenuto le promesse fatte. Capiamo le difficoltà economiche del momento, ma basterebbero dei piccoli accorgimenti, come la sostituzione di qualche lampada per far sì che la strada chiusa alle auto sia maggiormente transitabile e attiri più persone. Per non parlare – conclude – di tutti i servizi connessi alla pedonalizzazione senza i quali questa non ha alcun senso”.