PALERMO, 8 DICEMBRE – Vittorio Sgarbi rannuncua querela contro il sostituto procuratore di Palermo, Teresa Principato, che ieri, nel corso della conferenza stampa sull’operazione “Mandamento” riguardante gli interessi della mafia nel settore delle energie rinnovabili, ha dichiarato che “lo scioglimento del Comune di Salemi per infiltrazioni è sintomo di come il territortio sia impregnato di mafiosità”.
“A tutela del lavoro svolto a Salemi come sindaco della città – dice Sgarbi – la Principato sarà chiamata a rispondere di queste gratuite e generiche diffamazioni. Il Comune di Salemi non era impregnato di alcuna ‘mafiosità’, e ancora oggi attendiamo che ci indichino con nome, cognome e circostanze di fatto, i ‘mafiosi’ che lo avrebbero infiltrato”.
Per il critico d’arte “il Comune di Salemi è stato, semmai, vittima di magistrati e forze dell’ordine che hanno sistematicamente ignorato le mie denunce sull’azione criminale implicita nella industria delle energie rinnovabili, costruendo un castello di suggestioni, supposizioni e teoremi senza alcun fondamento. D’altra parte – sottolinea l’ex sindaco di Salemi – alle mie denunce non è seguita alcuna azione. Quanto allo scioglimento del Consiglio comunale di Salemi – conclude Sgarbi – sarebbe interessante vedere a quale parte politica rispondessero i soggetti arrestati nei giorni scorsi in città e ritenuti contigui a Matteo Messina Denaro”.