Categorie: Cronaca

Un vigile? Chi l’ha visto…

PALERMO, 8 DICEMBRE – A Palermo capita di rimanere intrappolati nell’orario di punta. Quando i ragazzi escono dalle scuole, gli uffici chiudono e i negozi abbassano le loro saracinesche. E il traffico agli incroci nevralgici si congestiona. A quel punto, l’unica salvezza potrebbe essere un vigile urbano che disciplina il transito delle automobili. Ma il condizionale è d’obbligo. Perché spesso, in quella fascia oraria che va dalle 13 alle 15, vedere una pattuglia o unità con fischietto e paletta che regolano la circolazione, è sempre più raro.

Non accade solo in zone “calde” come piazza Boiardo o all’incrocio tra via Duca della Verdura e via Libertà dove, fanno sapere dalla polizia municipale, “c’è una pattuglia che staziona in piazza Ottavio Ziino e copre tutta la zona di via Notarbartolo sia in direzione via Leonardo Da Vinci che verso via Libertà. E, salvo emergenze, non ha bisogno di altri rinforzi”.

Ma non basta. Le automobili rimangono incolonnate per decine di minuti – se tutto va bene – e il semaforo non è sufficiente a regolare il traffico.
Non va meglio nemmeno davanti alle scuole. Almeno quelle nelle zone più centrali del capoluogo. Come il plesso Borsellino in via Giotto, ad esempio. O, ancora, la media Alberigo Gentili.
Ma la polizia municipale parla chiaro: “Sono ventuno gli istituti scolastici coperti in entrata e in uscita dal servizio di vigilanza, e sono stati selezionati da una commissione presieduta dall’assessorato alla Pubblica istruzione, in base alle priorità. Vengono favorite le zone meno centrali, come via Messina Marine o i quartieri più disagiati, come lo Zen. Ci sono poi altri fattori che influenzano la scelta: la grandezza delle strutture, la dimensione e la vicinanza dei marciapiedi e le infrastrutture collegate”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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