PALERMO, 7 DICEMBRE – La Provincia di Palermo ha approvato il bilancio 2012 che ammonta a poco più di 440 milioni di euro. Ventisette i consiglieri che hanno detto “sì”, del Pdl, Pid, Grande Sud, Mpa, Gruppo misto del centro destra e una parte dei consiglieri dell’Udc; nove i contrari di Pd, Idv, Gruppo misto di minoranza e il capogruppo dell’Udc Pietro Polizzi. Unico astenuto, Daniele Ballotta di Idv. L’aula ha pure fornito all’atto l’immediata esecutività.
Più di 128 milioni di euro per le spese correnti e oltre 252 milioni per quelle in conto capitale; ammontano invece a 11 milioni e 500 mila euro quelle per il rimborso di prestiti.
L’assemblea ha approvato anche a cinque emendamenti sui 588 che erano stati presentati dai consiglieri di maggioranza e opposizione. I documenti, che servono a riequilibrare il bilancio dopo i consistenti tagli alla Provincia da parte di Stato e Regione, diminuiscono alcuni capitoli di spesa e adeguano le previsioni del bilancio con il Piano triennale delle opere pubbliche.
Stanziata, poi, la prima tranche di due milioni e mezzo dell’aumento di capitale della Gesap. Previsti inoltre investimenti sulla viabilità (135 milioni), sull’edilizia scolastica (77 milioni), e sull’ambiente (poco più di dieci milioni).
“E’ stato un bilancio di rigore – sottolinea il presidente della Provincia, Giovanni Avanti – per i contributi sempre più esgui. Abbiamo portato in equilibrio il bilancio inserendo i tagli operati dal governo con la spending review, senza incidere sulla spesa obbligatoria, il sociale, i servizi di assistenza ai disabili nelle scuole e la pubblica istruzione. E’ stata anche garantita la copertura finanziaria per l’istituto provinciale di cultura e lingue e abbiamo mantenuto il contributo per il Teatro Biondo. Ogni spesa è stata contratta al massimo, recuperando risorse sulla quota destinata dall’amministrazione per Provincia in Festa, sulle somme per gli esperti del presidente e sulle indennità di giunta”.
“Il bilancio più difficile della legislatura – aggiunge il presidente di Sala Martorana, Marcello Tricoli – ma con i conti a posto l’ente potrà continuare, seppur con grande difficoltà, ad intervenire nei settori di sua competenza e mantenere gli impegni presi, come per esempio la ricapitalizzazione della Gesap”.