PALERMO, 5 DICEMBRE – La prima seduta dell’Assemblea Regionale Siciliana inizia per strada, ai Quattro Canti, dove i deputati del Movimento 5 stelle danno appuntamento a parenti, amici e simpatizzanti. “Sono stati gli elettori a dirci che volevano accompagnarci fin dentro il Palazzo – chiarisce Giancarlo Cancelleri – e noi abbiamo accolto volentieri questa proposta”.

In un’atmosfera da “gita scolastica” – Sergio Troisi con zaino sulle spalle, Giorgio Ciaccio con valigetta prestata da papà – Cancelleri arriva per ultimo ed è un fiume in piena: “Siamo il gruppo più numeroso e ci spetta la presidenza dell’Ars. Non offerta attraverso i giornali come ha fatto D’Alia ma nelle sedi istituzionali. Se pensano che noi del Movimento siamo un pugno di ragazzini da rinchiudere nello sgabuzzino delle scope, hanno sbagliato di grosso. Noi siamo lontani dalle logiche di spartizione delle poltrone che per altri sono l’abitudine e che sono la causa dello scontento dei cittadini. Stiamo sparigliando le regole, i politici sono abituati a giocare a dama, noi li stiamo facendo giocare a scopa e loro non si ricordano le regole di questo gioco”.

A suon di metafore Cancelleri ribadisce la candidatura di Antonio Venturino allo scranno più alto di Sala d’Ercole, liquida il leader Pd Lupo: “mi ha cercato quando era troppo tardi” e non risparmia Zichichi: “un uomo fuori dal tempo, se Crocetta già è costretto a prendere le distanze, questo Governo quanto durerà?”.
Alle 10 si parte con i deputati in testa che reggono lo striscione “in nome del popolo sovrano” e una prima investitura da parte degli operai Gesip. La richiesta è di vigilare sui soldi per la cassa integrazione arrivati da Roma. La camminata dei grillini è iniziata.

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