Il Movimento per il territorio si presenta ed è subito campagna acquisti

di Redazione

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Il Movimento per il territorio si presenta ed è subito campagna acquisti

| mercoledì 28 Novembre 2012 - 12:36

Movimento per il Territorio

PALERMO, 28 NOVEMBRE – Fuori dalle logiche dei partiti per creare un filo diretto con la gente. Ma anche cerniera tra la maggioranza e gli altri parlamentari. E’ la filosofia del Movimento per il Territorio, gruppo nato nel 2011 e che adesso annovera una rosa di cinque componenti tra gli scranni di Sala d’Ercole. Sono Alice Anselmo, Nello Di Pasquale, Marcello Greco e Gianfranco Vullo. Ma non sono mancati i colpi di scena: a loro si è
aggiunto nelle ultime ore anche Salvo Lo Giudice, il più eletto a Palermo – con oltre cinquemila voti – nella lista Musumeci.

“Sono andato via – dice – perché non c’erano più le condizioni per rimanere in quel gruppo. Quello che mi sta a cuore è la Sicilia e il bene dei siciliani”. Ma il cambio di casacca non è nuovo per Lo Giudice: eletto nel 2007 consigliere comunale di Palermo con l’Udc, uscì anche da quel gruppo “per incompatibilità di carattere e idee” e transitò nell’ala di Miccichè con Grande Sud. Ma anche lì la permanenza non ha avuto vita lunga “non condividevo le ultime scelte”. Da lì, l’appoggio a Musumeci seguito poi, nelle ultime ore, dal sostegno al Movimento per il Territorio: “Mi sono ritrovato d’accordo con i punti promossi da Di Pasquale – ha detto – dalla rinuncia dei rimborsi elettorali all’abolizione delle auto blu, fino alla riduzione delle indennità dei parlamentari”. Ed è proprio su questi punti che l’ex sindaco di Ragusa e leader del gruppo ha puntato durante la presentazione all’Ars. “Da parte nostra – afferma – c’è l’impegno a rinunciare ad una parte di indennità per aiutare alcune strutture disagiate che ne hanno bisogno. In un momento in cui tutti si chiedono come si può rifondare il rapporto tra la politica ei cittadini, inoltre, bisogna dare lo scettro del potere al popolo: opereremo perché dal territorio possano giungere nuovi impulsi”. Per i neoparlamentari del gruppo, bisogna poi ridare credibilità all’Assemblea regionale “Non c’è un governo forte – sottolineano – se non c’è un’assemblea autorevole. E per far sì che ciò avvenga servono nuovi volti e soprattutto voglia di cambiamento: per noi Sala D’Ercole deve essere un’agorà nella quale le persone si incontrano, senzainvitati né padroni di casa, eliminando ogni gerarchia e aprendo il dialogo a tutti”. L’auspicio della Anselmo, unica donna del gruppo, è invece quello che “le quote rosa diano un fondamentale apporto in un parlamento come quello siciliano – afferma – che non ha brillato per produttività.Sarebbe interessante realizzare qualcosa di trasversale e lavorare tutte insieme, indipendentemente dagli schieramenti, per sensibilizzare la società civile”. Riflettori puntati infine dal gruppo sugli enti locali che rischiano di chiudere “ai quali – hanno concluso – dedicheremo particolare
attenzione”.

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