PALERMO, 27 NOVEMBRE – Undici euro. La cifra per un pasto in un fast food e poco più di un biglietto del cinema. Ma alla buvette dell’Ars, è la somma per un pranzo completo, dall’antipasto al caffè, come rivelano i grillini sul sito del Movimento 5 Stelle. E se anche i “comuni mortali” volessero mangiare antipasto, primo, secondo, contorno e digestivo allo stesso prezzo? Impossibile.
È partita sul web la denuncia per i “privilegi a sbafo per gli onorevoli”, come li ha definiti il leader siciliano dei grillini Giancarlo Cancellieri. “Con meno di un euro è possibile prendere caffé e cornetto – scrive – con 11 euro circa viene servito un pranzo luculliano con antipasto, primo, secondo, frutta e caffé. I prezzi cambiano improvvisamente quando a pagare sono i cittadini”. Impensabile un conto così leggero quando si vuol mangiar fuori con le stesse portate della stessa qualità che allietano i palati dei deputati di Sala d’Ercole.
Ma allora cosa si mangia con undici euro?
“Undici euro? Al mio ristorante non posso dare nulla se non un piatto di pasta scondito – ironizza Ippolito Ferreri, proprietario di Charme di piazzale De Gasperi a Palermo –. Se si considera il costo del servizio e della tavola apparecchiata, si supera già la cifra. Puntando sulla qualità è impossibile portare un conto così basso, persino le sarde, tra i pesci più poveri, costano 9 euro al chilo. Tramite delle convenzioni – continua – i prezzi sono più accessibili, ma è impossibile ribassarli a tal punto”.
E se in alcuni ristoranti con quella cifra non si riesce ad ordinare nemmeno un antipasto, in altri, come allo storico ‘A Cuccagna di via Principe di Granatelli a Palermo, bastano appena per un primo piatto. Ma la pasta andrà ingerita senza bere perchè una bottiglia d’acqua in vetro costa tre euro. “Per lasciar spazio ad una bibita con la stessa cifra riservata ai deputati – spiega il titolare Carmelo Sammarco – si dovrebbe optare per un primo più semplice e non a base di pesce, magari delle penne alla morrealese con pomodoro, melanzane e ricotta salata fresca che sul menù sono il primo più economico”.
Palazzo dei Normanni, dunque, rimane il ristorante più economico. Per “loro”, non per noi.