PALERMO, 26 NOVEMBRE – Si complica la vicenda dei 14 pescatori dei motopesca mazaresi “Daniela L.” e “Giulia P.g.”, sequestrati 50 giorni fa al largo delle coste libiche e assolti mercoledì scorso dalla Corte del Tribunale militare di Bengasi, in Libia.  Il peschereccio mazarese “Giulia PG”, nelle prossime ore, potrebbe mollare gli ormeggi dal porto di Bengasi per fare ritorno a Mazara del Vallo, nel trapanese.

A rimanere in Libia sarebbe invece l’altro peschereccio, il “Daniela L”. Dopo la sentenza di assoluzione nei confronti dei 14 componenti dell’equipaggio dei due motopesca, per il “Daniela L.” bisognerà attendere un ulteriore processo di appello in seguito al ricorso presentato dal procuratore del Tribunale di Bengasi, considerata la posizione di recidività del motopesca. 
Preoccupazione viene manifestata dal presidente del Distretto Produttivo della Pesca-Cosvap di Mazara del Vallo, Giovanni Tumbiolo: “l’Italia e l’Europa devono rendersi conto che qui c’è un’aria irrespirabile ed i rischi che corrono i nostri marinai sono altissimi”.