PALERMO, 24 NOVEMBRE – Miccoli, ancora una volta Miccoli, cento volte Miccoli per ritrovare la vittoria e il gusto di vincere un derby importante come mai negli ultimi dieci anni.
La vittoria del carattere ma anche della sagacia tattica di Gasperini che non sbaglia una mossa, prima fra tutte quella di riproporre Rios rinunciando alla corsa di Viola per organizzare un pressing alto e sistematico su Lodi – primo orchestrale del centrocampo catanese – e togliere rifornimenti a Barrientos e Gomez.
Le motivazioni superiori del Palermo hanno colmato subìto la maggiore capacità etnea di amministrare il possesso di palla. Grande corsa in ogni zona del campo, grande mobilità di Brienza e Ilicic, nessuna sbavatura difensiva: così i rosa hanno sovrastato un Catania elegante nel palleggio quanto lezioso e troppo prevedibile.
I 100 gol di Miccoli non possono oscurare la straordinaria serata di Ilicic. Giocate illuminanti accompagnate da una dedizione tattica mai ammirata sinora, recuperi difensivi alla…Cavani, una continuità che ne ha fatto l’uomo in più di Gasperini. E poi due gol davvero eccezionali, il primo con una inedita rasoiata di destro dal limite, il secondo con il suo sinistro dopo un coast to coast di quasi 50 metri.
Detto così potrebbe sembrare il racconto di una passeggiata e così non è stato perché l’ansia da derby e il consueto gran dispendio di energie della prima parte di gara ha un po’frenato il Palermo dopo la punizione vincente di Lodi, memore della doppia rimonta subìta dal Milan proprio al Barbera.
Stavolta però l’argine ha tenuto e l’unico rimpianto è per il cartellino giallo di Donati che costringerà Gasperini a rinunciare proprio contro l’Inter al suo regista a tutto campo. Pensierino finale per l’arbitro Romeo che ha “impreziosito” una prestazione impeccabile con un’ammonizione a Miccoli già seduto in panchina. Inutile sottolineare che il nostro era diffidato e quindi anche per lui niente Inter. Quando si dice il caso…