PALERMO, 23 NOVEMBRE – All’Ars con la baby sitter al seguito. Anche se ad Angela Foti, 36 anni, neo deputata del Movimento Cinque Stelle non piace questo termine. Mamma di Vito, tre mesi, nato a campagna elettorale iniziata, lo allatta con disinvoltura durante un dibattito, promosso dalla Cgil in vista della giornata contro la violenza sulle donne. È seduta in prima fila, insieme alle colleghe Gianina Ciancio e Claudia La Rocca.
“Dovrò organizzarmi – spiega – adesso cercherò qualcuno che possa venire con me all’Ars per badare a Vito mentre io sono in aula. Chiederò anche che venga allestita una nursery, anche se non so bene a chi rivolgermi”.
L’idea l’ha già condivisa con Valentina Palmeri, altra deputata grillina, trapanese. “Lei – dice – ha due bambini, mi ha già detto che sarebbe interessata”.
Aspirante insegnante, ha gettato la spugna per i concorsi a scuola e si è dedicata alla sua vena artistica: orginaria di Acireale, lavora da anni con le maestranze che allestiscono i carri allegorici del Carnevale. “Ho messo a frutto i miei studi all’Accademia di Belle Arti – racconta – e, avendo molto tempo libero, ho anche realizzato dei corsi per il riuso creativo, insegnando ai bambini e alle persone diversamente abili l’utilizzo della cartapesta”.
Di tempo libero adesso ne avrà molto meno. “Quando mi è stato chiesto di candidarmi, la mia gravidanza era inoltrata, ero un po’ perplessa ma entusiasta. Mio marito è sempre stato al mio fianco e ha sostenuto questo impegno”. Le primarie dei grillini per scegliere i candidati, in cui Angela Foti è risultata fra le più votate, sono state il quattro agosto, Vito è nato con un parto cesareo il 28 agosto (nella foto, il piccolo Vito assiste al primo comizio delle mamma in braccio al portavoce del Movimento Giancarlo Cancelleri). “Due giorni dopo – aggiunge – ero già al lavoro, seduta ad una riunione del Movimento”.
Adesso le toccherà cercare casa a Palermo. “Per contenere le spese, penso di condividere un appartamento non lontano dall’Ars. Non mi interessa andare in un posto figo, tanto la sera al massimo ci sarà da studiare o da pensare a Vito. Ma poi, a Palermo, il centro dov’è…?”.