CALTANISSETTA, 19 NOVEMBRE – Chiuse le indagini sulla strage di via D’Amelio che erano state aperte dalla Procura di Caltanissetta sulla base delle dichiarazioni del pentito Gaspare Spatuzza. A processo vanno il boss Salvatore Madonia, Vittorio Tutino e il collaboratore Spatuzza con l’accusa di strage. Madonia è considerato anche il mandante dell’attentato.
Accusa di calunnia, aggravata dall’avere favorito la mafia, per i discussi pentiti Vincenzo Scarantino, Salvatore Candura, Francesco Andriotta e Calogero Pulci, che con le loro false dichiarazioni portarono alla condanna all’ergastolo di sette innocenti. Esce di scena, invece, il meccanico Maurizio Costa che avrebbe riparato i freni della Fiat 126 rubata e poi imbottita di esplosivo per uccidere Borsellino e la scorta. Ancora aperta l’inchiesta sui poliziotti Mario Bo, Vincenzo Ricciardi e Salvatore La Barbera che avrebbero “suggerito” ai pentiti le false dichiarazioni e dunque il depistaggio.
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