PALERMO – “Ho già detto e non posso che ribadire il fatto che nessuna violenza, sia essa rivolta contro le persone o le cose, può essere tollerata. Nessun comportamento individuale può giustificare violenza. Noi abbiamo insieme ad altri manifestato perplessità sull’operato del liquidatore della Gesip e non possiamo che confermarle, ma le perplessità si affrontano nei luoghi opportuni e con i metodi civili e delle regole, non certo con la sopraffazione. Il sindaco Leoluca Orlando condanna il tentativo di aggressione al commissario liquidatore della Gesip, Giovanni La Bianca ma sottolinea la necessità di trovare una soluzione in tempi rapidi di ina vicenda che ormai supera le competenze e la capacità d’intervento del Comune.
“Quanto accaduto ieri – continua Orlando – conferma però che la situazione della Gesip diventa ogni giorno più esplosiva, con oltre 1.800 lavoratori, 1.800 famiglie che hanno perso il proprio reddito, spesso l’unico. Per questo ho continuato e continuo a richiamare i Governi nazionale e regionale a dare seguito agli impegni assunti negli incontri delle scorse settimane, a Palazzo Chigi prima e al Ministero del lavoro poi, assicurando ai dipendenti la Cassa integrazione in deroga che da un lato permetterebbe a questi lavoratori e a queste famiglie di avere un reddito garantito e dignitoso e dall’altro permetterebbe a tutte le Istituzioni interessate, quindi anche al Governo nazionale e a quello regionale, di poter affrontare la situazione senza la spinta di una vera emergenza sociale”.
“Il Comune di Palermo ha già fatto tutto quanto era nelle sue possibilità -conclude Orlando – sia dal punto di vista legale che dal punto di vista finanziario, intervenendo con le proprie esigue risorse a sostegno dei lavoratori. Per il futuro, so di poterlo ribadire perché conosco bene l’affidabilità dei nostri piani, confermo che a gennaio del 2013, grazie alla razionalizzazione della spesa e dei servizi di tutte le aziende partecipate, il Comune di Palermo potrà tornare a farsi carico di questi lavoratori, purché prima tutti facciano la propria parte fino in fondo senza ulteriori scaricabarile.”