PALERMO – “Spero che l’elezione del nuovo presidente possa aprire una nuova fase, una stagione in cui la politica, dopo anni di colpevole immobilismo, sappia affrontare con coraggio e determinazione i problemi della nostra Regione. E mi auguro che si definitivamente terminata l’era della contrapposizione dei diversi livelli istituzionali che ha finito col mortificare le aspettative delle nostre comunità”.
Giovanni Avanti, presidente della Provincia di Palermo e dell’Unione regionale delle Province, non usa preamboli ed apre il confronto con Rosario Crocetta.
Nell’agenda del neo Governatore, a giudicare dalle sue prime dichiarazioni, una delle priorità è il futuro delle Province. Non abolirle ma procedere ad una razionalizzazione nel numero e nelle competenze.
“Un approccio corretto che noi amministratori intendiamo agevolare creando le condizioni affinchè la riforma sia quanto più indirizzata verso l’interesse dei cittadini. Già diversi giorni prima delle elezioni l’Unione delle Province ha varato un documento con il quale si delineava un possibile assetto della nuova Provincia siciliana, un lavoro che volevamo mettere a disposizione del nuovo Governatore, chiunque esso fosse stato.
Un fatto concreto e simbolico: mettere cioè a disposizione l’esperienza maturata sul campo ma anche dimostrare che non c’è alcuna intenzione di arroccarsi su posizioni conservatrici. I tempi sono quelli che sono, bisogna contrarre la spesa pubblica e studiare la formula più corretta del nostro assetto di rappresentanza democratica senza tuttavia mortificare le esigenze dei cittadini”.
Il testo, proprio perché varato da amministratori di ogni colore politico, sembra esprimere una sintesi delle esigenze di tutto l’arco parlamentare.
“A detta di osservatori esterni si tratta di una proposta equilibrata per certi versi ispirata anche dalla tendenza nazionale. Per esempio, si ipotizza l’istituzione della città metropolitana (in Sicilia sarebbero Palermo, Catania e Messina con la conseguente abolizione della rispettiva Provincia, ndr) e una diversa configurazione geografica del territorio per delineare meglio la funzionalità delle altre Province.
Crocetta è stato chiaro e ha lanciato un bel segnale, noi siamo più che pronti a collaborare. L’unica cosa che chiediamo al presidente e al nuovo Parlamento Regionale è chiarezza rispetto alle competenze e ai mezzi finanziari che dovranno marciare di pari passo per sanare la politica indecente di questi ultimi anni che ha penalizzato il nostro lavoro e le aspettative dei cittadini”.