Cosa sono i selfie? Proviamo a fare chiarezza su cosa significhino anche Belfie e Underboob.
Tutto è iniziato con gli autoscatti: a favorire il dilagare della mania di fotografarsi sono state soprattutto le fotocamere frontali presenti in praticamente tutti gli smartphone di nuova generazione.
Ma se nel 1900 i selfie erano così:
E nel 2014 sono così:
Cos’è andato storto?
C’è che per molti è diventata una vera e propria ossessione. C’è chi non mette piede fuori dalla porta di casa se prima non pubblica online una foto dell’outfit con cui si sta mostrando in pubblico, chi, per una sola immagine, addirittura uccide e chi invece preferisce farseli con i defunti.
Dall’innocenza dei selfie ai belfie: se fotografarsi allo specchio o con gli amici non bastava, ecco che arrivano gli utenti più spinti che usano il proprio smartphone per immortalare i propri lati A e B.
Pensate sia una cosa da stupidi? Provate a conoscere Jen Selter, considerato “il lato B più popolare di Instagram” (uno dei social network dedicati esclusivamente alle immagini), che grazie alle foto ha fatto del suo fondoschiena il suo lavoro, oppure Claudia Romani, che grazie ai social network, in cui posta le proprie immagini semi-hot, riesce ad accaparrarsi migliaia di fan.
Le evoluzioni del selfie.
#underboob, letteralmente “sotto le tette”: il nuovo hashtag impazza tra Instagram e Twitter e raccoglie le migliaia di foto osè, o meglio, i selfie hot pubblicati dalle ragazze che si fotografano a seno scoperto, ma senza mostrare troppo. La moda è partita – come al solito – dagli USA, ma è dilagata in tutto il mondo in un batter d’occhio, nonostante l’hashtag girasse da anni.
#belfie, letteralmente… nulla, uno dei termini nonsense coniati dal popolo del web che rendono felici gli uomini. Perché? Prosperose ragazze che mettono a disposizione degli internauti le foto dei loro fondoschiena, ma non fanciulle sconosciute provenienti da chissà quale parte del mondo, anzi, anche vip come Rihanna o Kim Kardashian ne sono diventate pazze e riempiono di foto osè i propri profili dei social network.
Impossibile stabilire quale sarà la prossima mania nel mondo del web, molti probabilmente danno più peso agli effimeri fenomeni virtuali rispetto a quanto ne meritano realmente: in fondo viviamo nell’era dei social network, dove l’apprezzamento 2.0 tramite un “like” o un commento è più ben accetto di un complimento fatto oralmente.
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