Dopo il consenso dell’Europa alla Manovra italiana, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si dichiara soddisfatto. “Attraversare una procedura di infrazione che avrebbe messo sotto controllo i conti dell’Italia per sette anni, inutile negarlo, avrebbe avuto un costo politico molto elevato, e forse non del tutto prevedibile”, ha detto il premier. In quanto ai rapporti tra il nostro Paese e l’Unione Europea, ha ribadito: “La discussione sulla permanenza dell’Italia in Ue e nell’euro non è né sarà mai un obiettivo politico di questo governo”.
Manovra, Conte: “La procedura andava evitata”
Tra gli argomenti portati dal premier a Bruxelles a favore dell’approvazione del Bilancio italiano, anche la stabilità sociale italiana con esplicito riferimento alla situazione della Francia. “La protesta dei gilet gialli in Francia – ha detto Conte al Corriere della Sera – può avere avuto il suo peso, anche se è difficile da quantificare”. E ancora: “Dalla prima cena a Bruxelles sui negoziati quando mi sono sentito rivolgere alcune critiche contabili, ho invitato i miei interlocutori a considerare che noi avevamo davanti l’esigenza di mantenere la stabilità sociale in Italia. Ho menzionato esplicitamente al commissario Pierre Moscovici la rivolta dei gilets jaunes in Francia”.
Ancora una volta il premier sottolinea la solidità della squadra al Governo e del rapporto con i due vicepremier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio. “Ci siamo resi conto tutti che questo non giovava all’interesse del nostro Paese – ha spiegato Conte in riferimento ai “toni da abbassare” -. E a quel punto, per evitare che il negoziato si complicasse, ho chiesto e ottenuto una linea di comunicazione più attenta”. “Questo governo – ha concluso il presidente del Consiglio – è frutto di un impegno con gli italiani per realizzare un progetto riformatore che richiede tempo ed energie per l’intero arco della legislatura”.