Sono partite a Roma le operazioni per l’abbattimento delle otto villette abusive appartenenti ad alcuni esponenti del noto clan dei Casamonica. Le ruspe sono entrate in azione intorno alle 10.
Dopo lo sgombero di ieri, nonostante le opposizioni di alcuni occupanti delle abitazioni, la sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha voluto essere presente all’inizio dei lavori di demolizione. “Con l’abbattimento si passa dalle parole ai fatti“, avrebbe detto la Raggi secondo quanto riferisce Il Corriere.
“Non ci fermiamo – ha risposto così la Raggi alle proteste degli inquilini -, andremo avanti fino a restituire questo territorio ai cittadini. Tra l’altro, avete visto che le case erano state costruite in aderenza all’acquedotto, quindi sono assolutamente abusive. Molti ci chiedono se potevano essere mantenute e destinate ad altro: no vanno smantellate”.
Abbattimento ville dei Casamonica, le proteste
Molte le proteste degli abitanti delle case in demolizione. “Dove andremo? – ha commentato un decano del clan dei Casamonica durante le operazioni di abbattimento delle villette abusive – Andremo a dormire a casa di Raggi e Salvini. Noi siamo italiani di sette generazioni”. “Aiutate gli stranieri e noi italiani no?”, ha aggiunto un’anziana donna della famiglia di nomadi portando via pacchi e bagagli dalla sua casa. E Nando Casamonica afferma: “Buttano giù le nostre case? Va bene, ma allora devono demolire tutta Ischia“.
Il legale dei Casamonica: impugneremo l’ingiunzione – “Stiamo per impugnare l’ingiunzione di demolizione per bloccare l’abbattimento delle villette ancora in piedi”, ha detto l’avvocato Tiziano Gizzi, legale di alcuni componenti della famiglia Casamonica sgomberati ieri dalle villette al Quadraro. E ancora: “È una corsa contro il tempo ma spero di riuscire a fermare la demolizione”.