Si scoprono nuovi tasselli che compongono il giallo sulla morte del giornalista saudita dissidente, Jamal Khashoggi. Khashoggi sarebbe stato ucciso con una dose letale di droga, poi smembrato e una volta fatto a pezzi trasportato fuori dal consolato saudita di Istanbul e consegnato ad un agente turco. Lo ha riferito dal capo di Riad, Saud al Mojeb, alla tv saudita.
Morte Khashoggi, Riad: “Ucciso con la droga e poi fatto a pezzi”
Secondo Riad l’omicidio sarebbe stato commissionato dal capo del team saudita inviato in Turchia per il rimpatrio forzato del giornalista. Al Arabiya scrive che il cadavere del giornalista “è stato consegnato a un agente di sicurezza turco fuori dalla sede consolare” e Riad ha diramato ad Ankara “un ritratto segnaletico dell’agente turco” che avrebbe ricevuto fuori dal consolato il contenitore con il corpo smembrato.