È ancora in alto mare la vicenda della nave Diciotti della Guardia costiera, che è ferma da 5 giorni al largo di Lampedusa con 177 migranti a bordo. Oggi sembrava che stesse facendo rotta verso il porto di Pozzallo, nel Ragusano, con Medici senza frontiere che aveva cercato di far sbloccare la situazione lanciando un appello al premier Giuseppe Conte. “Chiediamo di mettere al primo posto la vita delle persone e offrire subito un porto sicuro in Italia”, hanno detto. Il caso è di “rilevanza umanitaria”, ha aggiunto Mario Palma, Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà. Ma nel pomeriggio nuovo stop.
Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, su Twitter, aveva annunciato che la nave sarebbe attraccata a Catania ma è arrivato lo stop da parte del Viminale: il ministero dell’Interno fa infatti sapere che Salvini non ha dato né darà alcuna autorizzazione all’attracco finché non avrà la certezza che i 177 migranti a bordo non resteranno in Italia ma andranno altrove.
Intanto, un grande lenzuolo bianco con la scritta “Lampedusa porto aperto” e tutt’attorno una cornice di lumini accesi. L’isola siciliana manda così idealmente un messaggio alla nave Diciotti della Guardia Costiera, che per 5 giorni è rimasta bloccata in mare al largo di Lampedusa con 177 migranti a bordo, un attesa dell’indicazione di un porto sicuro.
Diciotti, Salvini: “I trattati internazionali si possono cambiare”
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini risponde alle accuse del governo maltese di aver portato i migranti nelle loro acque. “I maltesi non hanno dato grande prova di affidabilità – ha detto -, ma adesso sto verificando che i nostri uomini facciano quello che devono fare”. E ancora: “A furia di dire non si può fare non si cambia niente, i trattati internazionali di possono e si devono rivedere”, ribadendo di voler rimandare i migranti in Libia “se l’Europa non fa la sua parte”. Infine: “I dati dicono che siamo a 30mila arrivi in meno da giugno a oggi rispetto all’anno scorso, se chiuderemo l’anno con 80mila in meno sarà un bene per tutti”.
Diciotti in mare, a Lampedusa uno striscione: “Porto aperto”
Lo striscione “Lampedusa porto aperto” si trova a piazza Castello, all’estremità di via Roma – via principale dell’isola – esattamente di fronte al mare. L’iniziativa è del “forum Lampedusa solidale“, che riunisce diverse associazioni isolane e ha attirato l’attenzione dei turisti presenti.
Secondo gli organizzatori, “è un’occasione per mantenere alta l’attenzione sulla questione e ricordare la storia di Lampedusa, da sempre porto salvo, per cui è assurdo che proprio qui di fronte ci siano migranti costretti a restare in mare”.
Lampedusa ora.#Diciotti #ApriteiPorti #FateliScendere
Foto di Alberto Mallardo pic.twitter.com/Yf7hVCabLH
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) 19 agosto 2018
Lo striscione è stato fotografato da Alberto Mallardo e postata sul prifilo Twitter di Sea Watch Italy, sezione italiana della ong tedesca che si occupa di salvataggi dei migranti.