A Genova è corsa contro il tempo per cercare di trovare eventuali sopravvissuti sotto le macerie. Il crollo del Ponte Morandi sull’autostrada A10 ha causato sin qui 39 morti, secondo l’ultimo dato ufficiale del Viminale, tra cui tre minori di 8,12 e 13 anni. Nel capoluogo ligure sarà dunque un Ferragosto di lutto, di dolore e di flebile speranza.
#15ago #Genova crollo viadotto #Morandi: senza sosta nella notte il lavoro dei 240 #vigilidefuoco, squadre #usar e #cinofili alla ricerca di dispersi sotto le macerie. L’intervento prosegue, immagini complete su https://t.co/39yWOHsswT pic.twitter.com/5x8w9ubhmy
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 15 agosto 2018
Si è continuato a scavare per tutta la notte e si continuerà anche nelle prossime ore. Sedici in tutto i feriti, di cui 12 gravi, oltre a diverse vittime non ancora identificate. Dopo l’arrivo sui luoghi della tragedia del premier Conte e del vice Di Maio, oggi tocca a Salvini: “Faro’ di tutto per avere nomi e cognomi dei responsabili passati e presenti” afferma da Catania il ministro dell’Interno.
Genova, i giorni del lutto: 35 morti
“Questo è il momento dell’impegno comune cui deve seguire un esame serio e severo sulle cause di quanto è accaduto: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno”, ha invece dichiarato il presidente Mattarella. “Mi dispiace constatare come sulla manutenzione ordinaria in Italia non si sia fatto a sufficienza e questi fatti ne sono purtroppo la testimonianza”, aggiunge poi il ministro dei Trasporti Toninelli.
La Procura di Genova sta intanto per aprire un fascicolo per omicidio plurimo e disastro colposi. E lo stesso Cnr lancia l’allarme: “In Italia migliaia di ponti troppo vecchi, serve un ‘Piano Marshall’“. Solidarietà e aiuti concreti stanno giungendo anche da oltreconfine per l’ennesima tragedia italiana legata a infrastrutture fatiscenti.