Nascere alle Eolie, nonostante la chiusura del punto nascita di Lipari, è ancora possibile. Una donna dello Sri Lanka, che vive a Vulcano insieme al marito, ha partorito un bambino sulla pista dell’eliporto dell’Isola. Per la futura mamma è stato impossibile attendere l’arrivo dell’elicottero del 118 per il trasporto al Papardo di Messina.
Fondamentale per il lieto fine della vicenda l’assistenza del medico del presidio sanitario, del personale dell’elisoccorso e della Croce Rossa. Il trasferimento a Messina è stato deciso solo a scopo precauzionale, ma tutto è filato liscio.
Vulcano, donna partorisce all’eliporto
Vivere la maternità serenamente, nelle Eolie, è però diventato un problema. La chiusura avvenuta nel 2012 del punto nascite all’ospedale di Lipari ha inevitabilmente fatto crollare il numero di nascite. Si è infatti passati dai circa 120 bambini l’anno al singolo parto del 2017 e del 2018: casi sporadici e, soprattutto, non programmati.
Alle partorienti la Regione rimborsa circa tremila euro come contributo per lo spostamento. Certamente un contentino non all’altezza della situazione emergenziale che vivono le isole.