Un’imbarcazione con a bordo 66 migranti tunisini è stata soccorsa al largo di Pantelleria, isola in provincia di Trapani, mentre cercavano di raggiungere la terra ferma. Un ulteriore caso di gestione migranti, per i quali il premier Giuseppe Conte ha richiesto nuovamente il sostegno europeo. Il presidente della Commissione Ue però avverte: “L’Italia ha ragione ma non spetta all’Europa determinare il porto sicuro per gli sbarchi”.
Migranti, Juncker a Conte: “Nessuna soluzione ad hoc”
“L’Italia invoca da tempo, e a ragione, una cooperazione regionale sugli sbarchi“, e gli avvenimenti di questo fine settimana “hanno dimostrato un senso condiviso di solidarietà da parte degli Stati membri (Francia, Germania, Malta, Spagna, Portogallo e Irlanda) che si sono offerti di accogliere una parte dei migranti sbarcati a Pozzallo”. Lo ha detto il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, in una lettera di risposta al premier italiano Conte. “Tuttavia – continua Juncker – queste soluzioni ad hoc non rappresentano un modo di procedere sostenibile”.
“La Commissione è pronta a svolgere pienamente la sua funzione di coordinatrice” della cellula di crisi suggerita dal premier Conte, “ma soltanto come tappa in direzione di un quadro più stabile”, ha aggiunto Juncker. E “non va però dimenticato che l’Ue non ha competenza per determinare il luogo/porto sicuro da usare per gli sbarchi in seguito a un’operazione di ricerca e salvataggio in mare”.
Migranti, 66 tunisini soccorsi al largo di Pantelleria
I migranti – tra i quali sembra ci siano anche donne e bambini – sono stati trasbordati su due motovedette della guardia costiera e della guardia di finanza e hanno raggiunto il porto di Trapani nella notte. Secondo quanto riporta Repubblica, si tratta di 57 adulti e 9 ragazzi tra i 16 e i 17 anni, tutti trasferiti all’hotspot di Milo. In base ad un accordo bilaterale Italia-Tunisia, per i maggiorenni sarà avviata la procedura di rimpatrio oppure sarà consegnato loro un decreto di espulsione con cui si ordina di lasciare l’Italia, autonomamente, entro sette giorni.