Porti chiusi da parte di Tunisia, Italia e Malta per un’imbarcazione cargo con a bordo 40 migranti, bloccata da giorni al largo della Tunisia. I migranti erano partiti dalla Libia la scorsa settimana ma sono rimasti fermi in mare per 5 giorni senza cibo né acqua, prima di essere soccorsi dalla nave Sarost 5. L’equipaggio ha lanciato un allarme, a bordo dell’imbarcazione ci sarebbero persone ferite, una donna incinta e le razioni di cibo e acqua si stanno esaurendo.
Migranti, nave con 40 profughi al largo della Tunisia
“Siamo bloccati in mare aperto al largo della Tunisia, siamo esausti – racconta un membro dell’equipaggio -. Ci restano scorte di cibo solo per due giorni e 30 pacchi da sei bottiglie di acqua”. Tunisi si rifiuta di accogliere i migranti perché “non vuole diventare un riferimento di porto sicuro per gli Stati europei“, spiega FTDES, il Forum tunisino per i diritti economici e sociali, un’associazione tunisina che aiuta i migranti.
I migranti soccorsi provengono da Egitto, Mali, Nigeria e Bangladesh. L’imbarcazione era stata avvistata dai dipendenti di una piattaforma petrolifera tunisina, gestita dalla Miskar, che hanno inviato in soccorso una delle navi di rifornimento della compagnia, la Sarost 5.
Vani i tentativi di attracco in un porto sicuro. Dopo aver tentato di avvicinarsi al porto di Zarzis, in Tunisia, l’imbarcazione ha ricevuto l’ennesimo “no” e al momento resta ormeggiata al largo del Paese africano.