Dal Viminale è arrivata l’autorizzazione allo sbarco a Pozzallo per tutti i migranti ancora presenti sulla nave della guardia di finanza, Monte Sperone, e quella di Frontex, soccorsi nei giorni scorsi dal rimorchiatore Vos Thalassa.
Tutti sbarcati a Pozzallo. Prima hanno toccato terra 184 migranti, nell’operazione di sbarco iniziata dopo le due e terminata all’alba, poi anche i 209 rimasti sulla Monte Sperone. Durante la notte sono sbarcati soltanto uomini, tra cui 81 minori, tra loro nessuno è stato accompagnato in ospedale. Dopo le visite, i migranti sono stati trasferiti nell’hotspot di Pozzallo, che al momento ne accoglie 256. Gli operatori del centro sono impegnati da più di 24 ore sul fronte accoglienza, anche la Prefettura e la Questura sono al lavoro per i collegamenti dei migranti negli altri Paesi europei.
Tutti quanti, circa 450, una volta arrivati a terra verranno smistati nei Paesi dell’Unione europea che hanno acconsentito ad accoglierne una parte, dopo la lettera di sollecitazione inviata a Bruxelles dal premier italiano Giuseppe Conte. “È una vittoria politica”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
Tra i migranti sbarcati si contano 128 minori non accompagnati, 3 minori accompagnati, 44 donne e 272 uomini. In totale 447 persone di cui 291 proverrebbero dall’Eritrea e 92 dalla Somalia. Altri migranti vengono da Nigeria, Bangladesh, Algeria, Libia, Siria, Egitto.
Migranti, ok allo sbarco a Pozzallo per tutti i 450
Francia e Malta prima, Germania poi, Spagna e Portogallo infine hanno dato la disponibilità ad accoglierne 50 ciascuno. Ma mentre Matteo Salvini festeggia il risultato ottenuto, contro la linea italiana si sono scagliati i Paesi dell’Est, primi fra tutti Ungheria e Repubblica Ceca. Intanto l’Austria tace.
Le due navi erano rimaste ormeggiate nelle acque di Pozzallo in attesa dell’indicazione di un porto sicuro in cui attraccare. Intanto, come affermano fonti di Palazzo Chigi, dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte era stato concesso lo sbarco a donne e bambini, a chi aveva bisogno di assistenza medica e a qualche uomo, per evitare di separare le famiglie.
Secondo quanto riferisce la guardia costiera, a terra ci sarebbero già circa 43 donne e 14 minori, oltre ai profughi in condizioni di salute precarie, già trasferiti all’ospedale di Modica. Due donne incinte, una delle quali con problemi cardiaci, l’altra con gravissimi problemi di denutrizione e i loro due bambini sono arrivati nel tardo pomeriggio di domenica. Una giovane con i figli invece la mattina successiva. Per i loro compagni di viaggio l’attesa è maggiore.