Il caldo e le temperature elevate influiscono negativamente sulle capacità cognitive degli studenti e sulla fertilità. Sono stati due studi differenti a dimostrarlo evidenziando la stessa correlazione tra ondate di calore, riuscita nello studio e nascite.
Caldo e capacità cognitive
Secondo una ricerca condotta dagli studiosi dell’Università di Harvard e pubblicata sulla rivista Plos Medicine caldo e il caldo compromette le facoltà cognitive degli studenti. Durante un’ondata eccezionale di calore nel periodo compreso tra il 9 e il 20 luglio 2016, sono stati messi a confronto i dormitori con aria condizionata e quelli non refrigerati.
La ricerca è stata condotta su 44 studenti. E’ stato notato che colori i quali vivevano in alloggi non refrigerati hanno ottenuto risultati peggiori nei test cognitivi dal 4,1% al 13,4%. “Questo è il primo studio sul campo che ha scoperto come le ondate di calore influiscono sul modo in cui individui giovani e in salute pensano – ha commentato il ricercatore che ha guidato lo studio, Jose Guillermo Cedeno Laurent -. La ricerca solleva nuovi quesiti su come adattarsi a un clima che si riscalda“.
Caldo e fertilità
Secondo gli studiosi dell’Università della California (Ucla) che hanno pubblicato i risultati sulla rivista Demography, il caldo fa fare meno figli. La ricerca ha dimostrato che le temperature elevate riducono la fertilità maschile ma non il desiderio e l’attività sessuale.
E’ stato infatti notato che nove mesi dopo le ondate di caldo verificatesi tra il 1931 e il 2010 negli Stati Uniti, le nascite erano notevolmente diminuite.
“Abbiamo stimato gli effetti degli shock di temperatura sui tassi di nascita negli Stati Uniti fra il 1931 e il 2010 – si legge nello studio – Abbiamo riscontrato che i giorni con una temperatura media sopra gli 80 gradi Farenheit (26,6 Celsius) causano un notevole declino dei tassi di nascita dagli 8 ai 10 mesi successivi”.
“Presentiamo anche nuove prove che il clima caldo più probabilmente danneggia la fertilità attraverso la salute riproduttiva, mentre non danneggia l’attività sessuale – concludono i ricercatori californiani -. Prove storiche indicano che l’aria condizionata può essere usata per compensare sostanzialmente i costi sulla fertilità delle alte temperature”.