È cominciata l’operazione di salvataggio in Thailandia dei Navy Seals per portare fuori dalla grotta i 12 ragazzi e il loro coach bloccati da oltre due settimane assieme al loro allenatore nella grotta Tham Luang in Thailandia. Già sono usciti i primi quattro ragazzi. “Sono al sicuro e stanno abbastanza bene”, ha riferito il capo della polizia locale all’inviato dell tv britannica Itv.
Tutti i ragazzi rimasti intrappolati, una volta usciti saranno tenuti in isolamento anche tra di loro e senza vedere le famiglie per le prime 24 ore, come precauzione per evitare infezioni. Lo riportano le tv thailandesi. Un intero piano dell’ospedale Prachanukroh di Chiang Rai è stato riservato per il gruppo. L’area è stata interdetta ai media.
“Oggi è il D-day, i ragazzi sono pronti ad affrontare ogni sfida”, aveva detto ai giornalisti il capo delle operazioni di soccorso Narongsak Osottanakor. Sulla zona ha ricominciato a piovere e questo ha spinto i soccorritori ad accelerare la missione. Un’eventuale salita del livello d’acqua all’interno potrebbe complicare e allungare i tempi delle operazioni di recupero.
Le operazioni di recupero
Sarà recuperata una persona per volta. ‘Sono pronti fisicamente, e i loro cuori sono forti e determinati’ ha detto il governatore Narongsak Osatanakorn, che dirige le operazioni. Si immergeranno 2 sub per ciascuna persona costretta nella cava. Il pool, 13 divers stranieri e cinque Navy Seal thailandesi, è stato descritto come “un team di all-star”.
Il recupero ha avuto inizio alle 10 locali, le 5 in Italia. I primi non torneranno in superficie prima delle 21 locali (le 16 in Italia). Le operazioni potrebbero durare “un paio di giorni”, e sono dipendenti anche dal maltempo. Il primo dei 12 ragazzi intrappolati ha intrapreso il viaggio di uscita intorno alle 7,30 ora italiana: ci vorranno circa 11 ore, se tutto andrà bene, per raggiungere il campo base.