Il governo italiano prende posizione sui migranti. L’intervento è avvenuto dopo che l’Austria ha minacciato di difendere i propri confini meridionali, se la Germania approverà le restrizioni proposte all’ingresso dei migranti nel Paese. “Se Vienna chiude se ne prende le responsabilità“, ha detto il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi. Il vicepremier Matteo Salvini, intanto, ha fatto sapere che incontrerà il ministro degli Esteri tedesco Seehofer.
Il primo incontro bilaterale Italia-Germania avverrà l’11 luglio, alla vigilia del vertice di Innsbruck dei ministri dell’Interno Ue. Lo hanno deciso in una “cordiale e costruttiva telefonata” i ministri Matteo Salvini e Horst Seehofer. “Abbiamo discusso – ha detto Salvini – di soluzioni condivise per il contrasto dell’immigrazione clandestina anche tra un paese e l’altro dell’Ue e la protezione delle frontiere esterne dell’Europa. L’appuntamento sarà l’occasione anche per predisporre una proposta comune contro il terrorismo e per rafforzare la sicurezza interna”.
Da un lato il compromesso sui migranti che ha salvato il Governo, dall’altro l’Austria che promette contromisure. La Germania della cancelliera Angela Merkel fa i conti con una nuova “grana” legata al tema dei migranti. Se infatti verranno approvate le restrizioni all’ingresso nel Paese, l’Austria si è detta pronta a “prendere misure per proteggere le sue frontiere“.
“Se l’accordo sarà convalidato”saremo obbligati ad adottare misure per il bene del popolo austriaco”, ha affermato Vienna che è intenzionata a presidiare i confini meridionali, con Italia e Slovenia. “L’unione dei partiti tedeschi della Cdu e della Csu preannuncia che la Germania vuole applicare misure nazionali per contrastare il flusso migratorio“, si legge in una dichiarazione del governo austriaco.
Juncker: “Accordo tedesco conforme alle norme Ue”
Mentre la tensione tra Austria e Germania aumenta, il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, rassicura: “Non abbiamo ancora studiato nel dettaglio la proposta tra la Cdu e la Csu e lo abbiamo chiesto al servizio legale della Commissione – ha detto a chi gli chiedeva delle decisione prese dal governo tedesco sui migranti -, ma a prima vista penso che sia conforme al diritto comunitario ma quello che comporta per gli altri non è visibile o prevedibile adesso. Dopo la conferenza stampa in una riunione del Collegio prenderemo una posizione”.
“Se dovessi guardare al Consiglio europeo per me è un bicchiere che avrebbe potuto essere più pieno, senza guardare alla parte che è vuota”. Lo ha detto Jean-Claude Juncker, parlando dell’ultimo vertice tra i 28 Paesi dell’Unione sul tema dei migranti. “Abbiamo preso delle decisioni importanti – ha proseguito -, ma c’è la necessità di procedere più speditamente nell’affrontare queste questioni”.
Conte: “La nostra posizione non cambia”
Fermo e deciso il premier italiano. “La nostra posizione sui movimenti primari e su quelli secondari non cambia – ha detto Giuseppe Conte in conferenza stampa a Palazzo Chigi, rispondendo ad una domanda sulla volontà dell’Austria di chiudere le frontiere a Sud -, i movimenti secondari sono parte del problema ma non invertiamo l’ordine logico degli eventi e se qualcuno lo pensa sbaglia, è un atteggiamento che non porta da nessuna parte“.
Kurz: “Se la Germania chiude le barriere, anche l’Austria reagirà”
Il cancelliere austriaco, Sebastian Kurz, incontrerà giovedì prossimo il ministro degli interni tedesco Horst Seehofer, a Vienna, per discutere delle conseguenze dell’accordo stretto nella notte con la Cdu. Prenderanno parte al colloquio anche il vice-cancelliere austriaco Heinz-Christian Strache e il ministro degli interni austriaco Herbert Kickl.
Sebastian Kurz fa sentire la sua voce, dopo la proposta delle Germania: “Su cosa potrebbe accadere nelle prossime settimane – ha detto alla conferenza stampa al Parlamento europeo a Strasburgo – non posso anticiparlo, dipende da cosa accade in Germania: se Berlino introduce misure nazionali, ciò avrebbe un effetto a catena e potrebbe voler dire che anche l’Austria dovrebbe reagire”. Sembra quindi che le decisioni dell’Austria dipendano molto dalle intenzioni della cancelliera tedesca Angela Merkel. “A lungo termine – ha specificato Kurz -, la nostra ambizione è avere un’Europa senza frontiere interne, e ciò sarà possibile nel medio e lungo periodo, mentre a breve termine dipende da quello che farà la Germania”.
Il confine meridionale, quello con il nostro paese, va tutelato. “Con l’Italia abbiamo solide relazioni – ha precisato il cancelliere austriaco – e noi rispettiamo la decisione delle quote in tutti i paesi membri ed in qualità di cancelliere ho sempre cercato di avere dei buoni contatti con tutti i paesi vicini, ma anche con tutti altri partner dell’Ue”. L’intenzione è quella di cooperare con tutti. “Ma naturalmente – ha aggiunto Kurz – in qualità di presidente di turno del semestre europeo è necessario cooperare con tutti i governi ed i capi di stato e di governo dell’Ue”.
Migranti, tensione sull’asse Berlino-Vienna
Tra le proposte della Merkel e del suo ministro dell’Interno, Horst Seehofer, c’è quella di rinviare verso l’Austria i richiedenti asilo che arrivano in Germania e che non possono essere rimpatriati nel Paese di ingresso nell’Ue: “Ora ci aspettiamo un rapido chiarimento della posizione tedesca a livello federale”, si legge nel documento firmato dal cancelliere conservatore Sebastian Kurz e dai suoi alleati di estrema destra (Fpoe), il vicecancelliere Heinz-Christian Strache e il ministro dell’Interno di Herbert Kickl.