Un alto funzionario della Regione Veneto è stato sollevato dal servizio con l’accusa di tentata concussione e di aver richiesto prestazioni sessuali in cambio di assunzioni e avanzamenti di carriera. La regione ha sospeso il dirigente di 62 anni per 4 mesi con congelamento dello stipendio ma l’uomo nega ogni addebito.
Veneto, sesso e ricatti alla Regione: sospeso un dirigente
Nel periodo che va dal 2011 al 2017, il 62enne, ormai vicino alla pensione, avrebbe rivolto le sue attenzioni verso alcuni precari in servizio nel suo ufficio, toccandoli nelle parti intime senza che potessero opporsi e li avrebbe poi ricattati dicendo che avrebbe impedito in ogni modo la loro assunzione o un avanzamento di carriera se non avessero ceduto alle sue avances. Secondo quanto riportato dai giornali locali, il dirigente del settore Ricerca e innovazione è stato accusato da 4 dipendenti a tempo determinato, tutti uomini.
Durante l’interrogatorio, il dirigente non ha risposto al giudice, negando all’avvocato ogni addebito. La Procura, invece, per verificare che la lista dei molestati non sia da allungare, ha reso nota l’inchiesta.