Ora dopo ora, indiscrezione dopo indiscrezione, Paolo Savona diventa sempre più l’uomo della discordia. Sulla formazione del nuovo governo gialloverde, infatti, pesa un nuovo scandalo legato all’economista cagliaritano: la massoneria. Sui social è divenuto virale l’hashtag #savonamassone. Si tratta di qualcosa di più una semplice voce, perché il candidato ministro all’Economia respinto dal Colle sarebbe effettivamente iscritto alla massoneria americana. Ed è un guaio per il M5S, se è vero che nel suo statuto si dichiara espressamente che “non possono entrare a far parte dell’esecutivo soggetti che appartengono alla massoneria”.
E come riportato dal Corriere della Sera, il capo politico dei 5 Stelle Luigi Di Maio avrebbe anche detto a Carlo Cottarelli “di non essere stato inizialmente a conoscenza di una presunta iscrizione di Savona alla massoneria americana”. In un post risalente al 2012 e apparso sul sito del Grande Oriente d’Italia Democratico, si legge: “L’Italia, come ricordava l’altro giorno un Fratello di ben altro spessore, valore e amore per il bene collettivo (Paolo Savona), sta sprofondando verso un declino pluriennale gravissimo e destinato a peggiorare sempre di più”.
Governo, dopo il Savona “anti-euro” ecco il Savona “massone”
Lo stesso curatore del sito, Gioele Magaldi, in un’intervista ad Affari italiani ha dichiarato che “nel nuovo governo Lega-M5S ci sarebbero stati massoni, ma di segno progressista e limpidamente democratico”. “A tempo debito, faremo i nomi sia dei fratelli che sarebbero stati presenti in questo governo, sia di quelli che dovessero far parte di un nuovo esecutivo ‘giallo-verde’, nel futuro”.
Quale spiegazione, quindi, per il veto su Paolo Savona? “Lo stop è stato dato da quei circuiti massonici neoaristocratici e antidemocratici diffidati pubblicamente da Grande Oriente Democratico proprio nelle ore immediatamente precedenti la salita domenicale di Giuseppe Conte al Quirinale”.
Il Partito democratico, intanto, si è lanciato subito all’attacco con il deputato Michele Anzaldi: “Secondo quanto riferisce il Corriere della sera, Di Maio avrebbe riferito a Cottarelli che Savona è iscritto alla massoneria americana. È vero? Se fosse confermato, Di Maio e il M5s accetterebbero comunque che l’economista venga nominato ministro? Se è l’ennesima bufala, perché Di Maio non smentisce, come giustamente nota il giornalista Emiliano Fittipaldi su Twitter? (“Il Corriere lancia la bomba in una frase – virgolettata nella versione online, senza sulla carta – attribuita a Di Maio: ‘Non avevamo capito che Savona era così pericoloso, e che è iscritto alla massoneria americana’. O Di Maio smentisce, o è delirio vero”.