Una sparatoria ha sconvolto la città di Liegi, in Belgio, dove sono morti due poliziotti e un passante preso in ostaggio. Il killer è stato ucciso dalla polizia. Almeno altre due persone sono rimaste ferite.
La sparatoria è iniziata verso le 10.30 del mattino
Erano circa le 10.30 del mattino quando è cominciata la sparatoria contro due poliziotti appostati all’altezza del Cafè des Augustins, nell’omonima strada. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo si sarebbe sottoposto a un normale controllo di routine davanti al liceo Léonie de Waha. Avvicinato dai due agenti, però, avrebbe disarmato uno dei due con un coltello e aperto il fuoco.
Successivamente ha preso in ostaggio una donna delle pulizie, e sarebbe rimasto barricato con lei nella hall del liceo prima di essere ucciso. La donna è stata tratta in salvo. Prima di morire, il killer avrebbe gridato: “Allah Akbar!”. L’autore della sparatoria sarebbe uscito dalla vicina prigione di Lantin soltanto lunedì.
Dopo aver ucciso i due agenti, l’uomo si è poi diretto verso la scuola vicina, Leonie de Waha, entrando nel perimetro e prendendo in ostaggio una donna delle pulizie che lavora lì e che si trovava all’ingresso dell’edificio.
La testimonianza della donna presa in ostaggio
Risparmiata perché musulmana: è quanto emerge dalla testimonianza della donna delle pulizie presa in ostaggio dal killer di Liegi. “Non ti farò niente, voglio solo far cuocere un po’ quelli là fuori”, avrebbe riferito Benjamin Herman alla donna indicando i poliziotti.