Come noi nessuno mai. Questo recitavano ieri sera le magliette indossate dai giocatori del Parma per celebrare la promozione in Serie A del club ducale, la terza in altrettante stagioni consecutive, per risalire nella massima serie partendo dalla D, dove era sprofondato a causa della scellerata gestione Ghirardi e del misterioso interregno di presidenza Manenti, prima della dichiarazione di fallimento della società.
Mai nessuno, nella storia del calcio italiano, aveva messo a segno tre promozioni consecutive partendo dai dilettanti per arrivare in Serie A, anche se all’inizio degli anni Duemila, la Florentia Viola, nata sulle ceneri della Fiorentina (prima di riacquistarne il marchio), che dalla allora C2 risalì in due sole stagioni in Serie A, beneficiando del criterio del merito sportivo per passare dalla C1 alla cadetteria, quando scoppiò il caso legato al Catania di Gaucci.
Tornando al Parma, nella notte è stata festa grande, nello spogliatoio e per le strade della città, con la benedizione di un grande ex gialloblù, Gigi Buffon, che, chissà, potrebbe anche decidere di tornare sui propri passi e concedersi un’altra esperienza italiana con la maglia del club che lo ha lanciato, appena diciassettenne, nel grande calcio.
Grande Parma! ??? https://t.co/UCVSQuD5LW
— Gianluigi Buffon (@gianluigibuffon) 18 maggio 2018
Letteralmente in delirio i duemila tifosi parmensi presenti al Picco di La Spezia, esplosi di gioia al momento del fischio finale e del contemporaneo pareggio del Frosinone, che fino all’89’ era virtualmente tornato in A, salvo poi subire la rete del fatale pareggio in contropiede.