Portata in Italia negli ’60 adesso non è più la benvenuta. La lepre americana, detta anche “coda di cotone” per la sua coda a forma di batuffolo, era stata trasportata illegalmente in Italia perché capace di riprodursi facilmente e quindi ritenuta ottima fonte di approvvigionamento. Ma adesso, per lo stesso motivo, a Silvilago, in provincia di Rovigo, è diventata una specie infestante che rischia di mettere a rischio i cittadini e l’attività agricola.
Il numero di esemplari è infatti salito smisuratamente. La lepre americana può riprodursi anche quattro volte l’anno e ogni esemplare può partorire 35 cuccioli. Il numero di lepri nate supera di gran lunga quello delle lepri cacciate, ecco perché si sta creando uno squilibrio che sta costringendo gli abitanti di Silvilago a mettersi al riparo. Questa specie di lepre, non spaventandosi dell’uomo, vive molto vicina ai centri abitati. Le coltivazioni di soia, frumento, mais, vite e alberi da frutto sarebbero in pericolo.
Come si porrà un freno all’aumento delle lepri americane?
Alla proliferazione delle lepri si dovrà porre un freno: ma come? I roditori verranno cacciati con reti e trappole adatte per evitare che altre specie vengano attirate. Nel caso di errore verranno liberate. Ma si dovrà ricorrere anche alla caccia controllata, soprattutto nelle ore notturne e nel periodo fra ottobre e marzo. Potranno cacciarle soltanto le guardie forestali e comunali con licenza, i proprietari dei terreni all’interno delle aree di caccia, che dovranno presentare la corretta documentazione, e cacciatori speciali iscritti all’albo provinciale.
Purtroppo si dovrà porre rimedio all’aumento costante delle lepri americane anche perché sono portatrice di gravi patologie per le altre specie con le quali, tra l’altro, potrebbero entrare in competizione.