Due sorrisi, una stretta di mano e si scrive la storia recente delle due Coree. L’incontro al confine tra Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jae-in, avvenuto precisamente a Panmunjom, ha una forza simbolica enorme. È un nuovo inizio, fatto di pace e di un ritrovato dialogo che si spera possa migliorare sempre di più.
Moon si è recato per pochi secondi al Nord su invito del leader Kim Jong-un e lo stesso ha fatto Kim nel territorio di Seul: è il primo leader al potere della famiglia a calpestare il territorio sudcoreano. “Una nuova storia comincia adesso”, scrive il leader nordcoreano Kim Jong-un sul libro degli ospiti alla Peace House, edificio a tre piani nella parte sudcoreana del villaggio di confine.
“Abbiamo aspettato a lungo questo momento per molto tempo e quando è giunto abbiamo realizzato che siamo una nazione, che siamo vicini”. È il messaggio letto dal leader nordcoreano Kim Jong-un, a commento della firma della dichiarazione congiunta. “Siamo legati dal sangue e i compatrioti non possono vivere separatamente”, ha aggiunto.
Coree, un incontro storico e simbolico al confine
Kim Jong-un ha auspicato colloqui “franchi” sulle questioni della penisola, “non sprecando tempo e occasione” offerti per ottenere “buoni risultati”. Al tavolo delle trattative era presente anche la sorella di Kim, Kim Yo-jong, intenta a prendere appunti. Moon, da parte sua, ha ricordato che “il mondo guarda a Panmunjom”, diventato “simbolo di pace, non di divisione” grazie alla visita di Kim.
Poco prima dell’inizio il curioso e simbolico fuoriprogramma. Kim ha camminato verso lo stretto corridoio che separa i due edifici dei meeting, noti come T2 e T3, nella Joint Security Area (Jsa). Moon lo ha atteso sorridente sul cordolo di cemento che segnala il confine: i due si sono scambiati la storica stretta di mano intorno alle 9:30 locali (2:30 in Italia).
Coree, i due leader mano nella mano
Sembra la trama di uno spot, fino a tempo poco fa tutto sarebbe stato semplicemente inimmaginabile. Kim ha invitato Moon a riattraversare il confine tenendosi per mano. Successivamente i due sono ritornati al Sud incamminandosi sul tappeto rosso, dietro la guardia presidenziale sudcoreana in costume tradizionale. Alla Peace House i due leader hanno passato in rassegna il picchetto d’onore e presentato le rispettive delegazioni.
Kim, in grande spolvero, ha quindi suggerito una foto di gruppo con Moon e le rispettive delegazioni. In quella del Nord, figurano tra gli altri Kim Yong-nam, capo del cerimoniale e Capo dello Stato de facto, e la sorella minore del leader Kim Yo-jong, che ha avuto un amichevole saluto con lo scambio di poche parole e un ampio sorriso con Moon, incontrato a febbraio nella visita al Sud per la partecipazione alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di PyeongChang.
Il primo round di colloqui si è concluso alla Peace House dopo circa due ore. I due leader non hanno pranzato assieme. Kim è rientrato al Nord e nel pomeriggio sarà nuovamente per una passeggiata. A seguire nuovi colloqui, la firma della dichiarazione congiunta e la cena finale offerta da Moon.
Foto da Twitter.