Sarebbe positivo l’esito del nuovo giro di consultazioni condotto dal presidente della Camera Roberto Fico. Dopo aver incontrato, a Montecitorio, la delegazione dem e quella del M5S, Roberto Fico è salito al Colle, dove ha incontrato Mattarella per riferire quanto appreso dagli incontri di oggi.
Fico: “Il dialogo è stato avviato, abbiamo un esito positivo”
Il bilancio sulla formazione dell’esecutivo potrebbe essere arrivato ad un momento di svolta. Dopo numerosi giri a vuoto, il mandato esplorativo al presidente della Camera avrebbe dato dei risultati. Roberto Fico (finalmente) sorride. Ha lasciato la sala dove ha riferito gli esiti delle sue consultazioni al presidente Mattarella e appare particolarmente fiducioso. “Il dialogo tra PD e M5S è stato avviato”, annuncia entusiasta e prosegue: “L’esito delle consultazioni è finalmente positivo”.
Intanto, a margine, ribadisce come l’intesa tra dem e 5 stelle sia tutta basata sui programmi. “Mi sembra importante e ragionevole rimanere sui programmi”, afferma prima di lasciare il Quirinale. “Stiamo aspettando la direzione del PD che si terrà la prossima settimana”. Insomma, tutto sarebbe pronto. Il nuovo esecutivo potrebbe partire tra poco. I vertici del Partito Democratico si riuniranno il 3 maggio per prendere posizione definitivamente.
Governo, Di Maio apre nuovi spiragli al Pd
“Abbiamo il 32%, non siamo autonomi e stiamo cercando di portare un buon contratto al rialzo non al ribasso che possa risolvere i problemi degli italiani – continua Di Maio – Ai cittadini interessa aver un reddito di cittadinanza che gli consenta di integrare il loro reddito oppure che due forze politiche litighino per l’eternità?”.
Prima dei grillini, erano stati i dem ad incontrare Fico. Nei minuti precedenti a quest’ultimo colloquio, il reggente Maurizio Martina, i capigruppo Andrea Marcucci e Graziano Delrio e il presidente del partito Matteo Orfini si sono riuniti negli uffici del gruppo Dem all’interno del palazzo. Gli incontri sono serviti a fico per capire se i due partiti confermano l’apertura del dialogo prima di andare a chiedere, molto probabilmente, al presidente della Repubblica Sergio Mattarella più tempo per chiudere l’intesa.
E a margine di una trattativa che, per quanto complessa, sembra ormai avviata, arriva l’ennesimo botta e risposta a distanza Di Maio-Berlusconi: ” “Bisogna mettere mano a questo continuo conflitto di interesse che c’è in Italia. Penso ad esempio al fatto che Berlusconi usando le sue tv continua a mandare velate minacce a Salvini”, ha detto Di Maio al termine del colloquio con il Presidente Fico.
“È una cosa molto grave – commenta il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi – perché non c’è possibilità commerciale che Mediaset possa prendere partito per qualcuno perché eliminerebbe dalla sua audience gli altri”. “Mi lamento come sia sempre con tutti e un po’ meno con noi, per non essere televisione partigiana”, ha aggiunto riferendosi a Mediaset.
Quindi arriva anche la stoccata “politica”: “Il linguaggio di Di Maio è preoccupante, si vuole toccare un avversario politico nella sua attività privata e sul patrimonio, da esproprio proletario da anni 70, è un pericolo per la democrazia e la libertà”. “Non credo che Pd e M5s riusciranno a raggiungere un accordo per la formazione di un governo”, conclude il leader di Forza Italia.
Martina: “Ci sono differenze ma registriamo passi avanti”
Al termine del colloquio con il presidente della Camera, Roberto Fico, Maurizio Martina ha sottolineato la permanenza delle differenze nonostante i passi avanti compiuti. Ha inizialmente mandato un messaggio di vicinanza al presidente emerito Giorgio Napolitano e alla sua famiglia, per le sue condizioni di salute. “Ci sia consentito di esprimere anche da qui il nostro messaggio affettuoso al presidente emerito Napolitano – ha detto – capite bene che lo vogliamo salutare e abbracciare di cuore e ovviamente anche i suoi familiari”. La questione si sposta poi subito sulle possibili alleanze in vista della formazione del governo. “Registriamo passi avanti importanti – dice Martina – che vogliamo riconoscere in particolare rispetto ad una richiesta fondamentale già avanzata al primo giro di consultazioni con Fico, relativa alla necessità di chiudere definitivamente una fase relativa al confronto che il Movimento 5 Stelle ha tentato con il centrodestra“. Emerge un barlume di speranza per una possibile intesa con il M5S. “È vero che siamo forze diverse – spiega Martina -che hanno espresso ed esprimono anche punti di vista differenti ma questo non esclude la possibilità di riconoscere passi avanti“. Un incontro del partito per discutere sul da farsi. “Abbiamo deciso di convocare la nostra delegazione nazionale con il presidente Orfini il 3 di maggio prossimo -afferma Martina -. In quella sede noi decideremo come sappiamo fare, se e come accedere a questo confronto lo faremo con lo spirito di chi sa di dover fare una scelta collettiva. Siamo un partito, discutiamo ci confrontiamo deliberiamo e poi insieme lavoriamo”. Il reggente precisa poi le intenzioni del partito, nonostante gli ultimi fallimenti degli altri. “Quello che ci interessa è provare a contribuire a dare una mano a questo paese in una fase delicata della sua storia istituzionale e politica. Se siamo arrivati fin qui è perché altri hanno fallito per 50 giorni abbiamo assistito a diversi tentativi che non hanno prodotto un esito utile”. Infine la volontà di agire per il bene dell’Italia. “Facciamo questo lavoro con lo spirito di servizio – ha concluso Martina – che abbiamo sempre cercato di garantire al paese nel solco degli indirizzi dati dal presidente Mattarella, vogliamo ringraziare il presidente Fico per il lavoro fatto in questi giorni”.
Luigi Di Maio ha dunque ragione di sperare nel Pd. Anche se, tra i dem, vi sono forti divisioni: da un lato Maurizio Martina e l’ala ‘governista’, dall’altro i renziani che non accettano il M5S.