Nel Maceratese continuano le scosse di terremoto. Nella notte, intorno alle 2:00, è stata registrata una scossa di magnitudo 3.4 con epicentro a 2 km da Pieve Torina. Dal 2016, lo sciame sismico che ha interessato la zona non si è fermato e la gente si aspetta che le case vengano costruite in maniera adeguata, invece al minimo movimento della terra vengono giù. Cresce l’indignazione sui social mentre per oggi è previsto un vertice d’emergenza della Protezione civile.
Le case non reggono alle scosse e crollano
Il Maceratese è considerato il cratere d’Italia, è stato classificato infatti come Zona 1, ovvero la parte più soggetta a forti terremoti. Sono circa 85mila i movimenti della terra registrati dal 24 agosto 2016 ad oggi, alcuni innocui ma altri, come quello di ieri, non lo sono. Dopo la mezzanotte, lo sciame sismico ha continuato a manifestarsi con quattro scosse, di cui le più forti sono state quella delle 2:00 già citata e quella dell’1:52 di magnitudo 2.9.
#terremoto #Camerino ma le casette SAE non dovevano essere antisismiche? Che truffa. #Macerata pic.twitter.com/GDvsJxhAi3
— ANNA QUERCIA autrice (@ANNAQuercia) 10 aprile 2018
La gente è indignata, le case, che in questa zona qualificata come pericolosa dovrebbero essere costruite in maniera adeguata, vengono giù alla minima scossa. Sui social girano foto e post che esprimono tutta la rabbia di questi sfollati, che denunciano così i danni subiti all’interno delle abitazioni. “Sae: sistemazione autonoma di emergenza, scatoloni dove bisognerebbe sopravvivere sicuri – si legge in un post di Antonella Paganelli su Facebook – Sappiamo quanto sono costate, il doppio di una villa fatta bene (dalle nostre parti), ecco il risultato dopo una scossa 4,7 in una casetta, dentro la casetta e fuori dalla casetta”.
#terremoto #Maceratese Ecco come si presenta una casetta SAE arredata costata 2-3.000 Euro /mq subito dopo la prima scossa di magnitudo significativa. Vergogna! pic.twitter.com/UJ2R3pPHEv
— Massimo Baroni (@M5S_Baroni) 10 aprile 2018
Le case d’emergenza (Sae) hanno un costo medio al metro quadro che oscilla tra i 2400 e il 2700 euro, una cifra al di sopra del mercato immobiliare di quelle zone. Oggi saranno controllate le condizioni di tutte le 1403 case Sae consegnate e dopo la Protezione civile si riunirà per un vertice d’emergenza.