Primo giorno di carcere per l’ex presidente brasiliano Lula. Giunto alla Soprintendenza della polizia federale a Curitiba, Lula inizierà a scontare la pena a 12 anni per corruzione che gli è stata comminata. Gli oppositori del partito del lavoratori hanno accolto il suo arrivo con fuochi di artificio: “Mi consegno alla polizia a testa alta, non ho paura. Proverò la mia innocenza e mi chiederanno scusa”, ha dichiarato Lula.
Lula è arrivato all’aeroporto di Afonso Pena a Curitiba verso le 22 ora locale (le 3 italiane) su un aereo della polizia federale da San Paolo. Davanti ai locali della polizia si sono riuniti sia gli oppositori che i sostenitori del leader del Partito dei Lavoratori: “Sono innocente, ma rispetterò il mandato d’arresto”, ha ribadito l’ex presidente brasiliano.
Brasile, Lula si consegna alla polizia
Lula aveva cercato di temporeggiare fino all’ultimo recandosi prima in chiesa per la messa in memoria della moglie, poi per un pranzo in famiglia, e infine anche per la partita di calcio tra Palmeiras e Corinthians. Ma alle 18.40 locali ha lasciato a piedi il quartiere generale del sindacato metallurgico, ha attraversato un vicolo ed è salito su un’auto della polizia federale. Lula aveva tentato di lasciare l’edificio circa due ore prima, ma i suoi sostenitori glielo avevano impedito.
Il leader 72enne del partito dei lavoratori aveva parlato davanti a migliaia di sostenitori definendosi “un cittadino indignato, perché non perdono l’idea che sia stato detto alla società che sono un ladro”.”Voglio guardarli negli occhi“, ha aggiunto a proposito dei suoi accusatori, definendo bugiardi i pubblici ministeri. Quindi ha promesso che non fuggirà all’estero e lotterà per dimostrare la sua innocenza.
Lula possibile candidato
Lula in sostanza si considera vittima di un complotto dell’establishment conservatore: “La loro ossessione è avere una foto di Lula prigioniero”, ha detto. L’ex presidente è accusato di aver realizzato lavori su un lussuoso appartamento con vista mare offerti da un’impresa di costruzioni in cambio di favori per l’ottenimento di appalti. Questa versione è sempre stata smentita con forza dall’ex presidente, in carica dal 2003 al 2010.
Il politico brasiliano è stato recluso in una cella di quindici metri quadrati con servizi igienici e doccia privati per evitare “rischi per la sua integrità morale o fisica”. Anche in carcere, tuttavia, Lula potrebbe tecnicamente registrarsi come candidato alla presidenza.
Foto da Twitter.