“Il presidente Musumeci non vede l’ora che io me ne vada. Non sarò più assessore ai Beni culturali. Hanno deciso loro che me ne devo andare, non ho scelto io”. Così Vittorio Sgarbi, presentando la mostra “Antonello incontra Laurana” a Palermo, ha annunciato il suo imminente addio al governo siciliano.
Sgarbi rincara la dose: “La sgradevolezza nei confronti di un grande professionista quale io sono – ha aggiunto – si manifesta continuamente. Oltretutto, se me ne fossi andato tre giorni fa questa mostra sarebbe rimasta orfana, cosi’ come quella a palazzo Riso che inaugureremo presto”.
Sgarbi non sarà più assessore, le motivazioni
“L’idea che Musumeci mi chiami e mi dica “la situazione è insostenibile“, immagino perché bussano i Cinque stelle alle porte, ‘e quindi te ne devi andare’ significa che il patto secondo cui avrei lasciato l’assessorato solo se diventavo ministro è diventato ‘te ne devi andare perché sei deputato‘”.
L’assessore poi aggiunge: “Forse, siccome quasi sicuramente non diventerò ministro, sarei restato qui, ma il tempo di capire come vanno le cose. Non sono io che me ne vado, sono di fatto stato cacciato. Fra assessore e deputato avrei scelto la prima, anche perché questi erano i patti, ma loro hanno deciso che devo sloggiare per lasciare il posto a qualcuno che sono sicuro che sarà siciliano e di un partito. Forse hanno bisogno di bilanciare…non so”.