Così come ipotizzato alla vigilia, l’esito delle urne non assegna una maggioranza e ciò dovrebbe dilatare i tempi per la formazione del nuovo governo. Ci vorrà quindi più di un mese per trovare una qualche intesa. Già il 5 marzo comincerà la maratona per trovare i nuovi presidenti delle Camere e formare il nuovo governo.
Nessuna maggioranza, ecco cosa accade
Ecco il timing:
8-9 MARZO. I nuovi deputati e senatori possono cominciare a registrarsi in Parlamento: foto, consegna del tesserino da parlamentare e altri adempimenti burocratici.
L’ELEZIONE DEI PRESIDENTI DELLE CAMERE: La prima seduta sarà dedicata all’elezione dei nuovi presidenti. Al Senato si farà presto, massimo due giorni:se dopo tre votazioni nessuno supera la maggioranza assoluta si va al ballottaggio tra i due più votati: vince il più votato. Alla Camera, invece, i tempi potranno essere più lunghi: per eleggere il nuovo numero uno dell’assemblea serve la maggioranza dei due terzi nei primi tre scrutini, poi la maggioranza assoluta, e si va avanti così fino alla fumata bianca.
27 MARZO: entro questa data i gruppi parlamentari eleggono i loro presidenti
INIZIO APRILE: Una volta eletti i presidenti di Camera e Senato e formati i gruppi parlamentari, il premier Gentiloni rassegna le dimissioni e partono al Quirinale le consultazioni per la formazione del nuovo governo. La settimana santa (Pasqua quest’anno cade il primo aprile) non dovrebbe bloccare i lavori. Al Quirinale saliranno i presidenti delle Camere, l’ex capo dello Stato Giorgio Napolitano e i rappresentanti dei gruppi parlamentari. Al termine del giro d’orizzonte Mattarella deciderà il da farsi: incarico esplorativo (se la situazione dovesse essere ancora confusa) o incarico pieno, per formare il nuovo governo. Nel frattempo continua a governare Gentiloni.
IL NUOVO GOVERNO: se l’incaricato scioglie la riserva, presenta la lista dei ministri al presidente della Repubblica, giura con la sua squadra al Quirinale e va alla Camera e al Senato per il voto di fiducia. Se invece rinuncia, nuovo giro di consultazioni e nuovo incarico. Una volta ottenuta la fiducia dei due rami del Parlamento, il governo non ha altri adempimenti da compiere e può cominciare il suo lavoro.
I tempi, però saranno molto lunghi.