È entrato in vigore l’obbligo di indicazione sull’etichetta dell’origine della materia prima per il riso e la pasta. Lo comunica il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, indicando che si tratta di una sperimentazione di due anni.
Sono entrati in vigore i decreti firmati dal ministro delle Politiche agricole Martina e dello Sviluppo Economico Calenda che consentono ai consumatori di conoscere il luogo di coltivazione del grano e del riso. “Proteggere il Made in Italy – afferma Martina – significa puntare sulla massima trasparenza delle informazioni in etichetta ai cittadini. Per questo abbiamo voluto con forza sperimentare l’obbligo di indicare espressamente sulle confezioni di pasta e riso il luogo di coltivazione”.
Il ministro aggiunge che “la trasparenza deve essere una battaglia comune da condurre con tutta la filiera anche in Europa. Non c’è dubbio che l’iniziativa italiana abbia ottenuto anche un risultato politico importante: dopo 4 anni la Commissione Ue ha presentato una prima bozza di regolamento attuativo della norma sull’etichettatura”.
“Importante partenza oggi dell’obbligo di indicazione dell’origine della materia prima in etichetta per il riso e per la pasta – afferma Calenda -. È una buona notizia per agricoltori, aziende e consumatori. L’industria italiana deve giocare in attacco la partita della qualità e della trasparenza. Su questi valori si fonderà sempre di più la competitività del Made in Italy”.