C’è grande apprensione a Macerata per il corteo antifascista iniziato alle 14.30 e che ha già radunato oltre 50mila persone. All’interno di un seminterrato sono state trovare alcune mazze. Il sindaco Romano Carancini ha espresso preoccupazione: “Non ero e continuo a non essere d’accordo con la necessità di manifestare a pochi giorni da queste tragedie che ci hanno colpito, ma sarò presente con il cuore accanto a ogni forza democratica che sfilerà per la città”.
“Sul mio antifascismo non ci sono ombre – continua il primo cittadino – Lo dico chiaro e tondo a chi mi vorrebbe far apparire tentennante rispetto alla difesa di valori imprescindibili, quali quelli della Resistenza”. La Prefettura ha autorizzato la manifestazione: “Hanno assicurato che non ci saranno problemi. Me lo auguro, ma io non sono sereno“.
Alla manifestazione hanno aderito LeU, qualche esponente dell’Anpi, di Libera, dell’Arci, della Fiom, di Emergency, di Potere al Popolo e di Rifondazione Comunista. Assenti invece Pd, Cgil, oltre ad Arci e l’Anpi nella loro veste “ufficiale”. Si parla di una scelta “sofferta ma ponderata e legata ai timori del sindaco“. L’associazione dei partigiani ha proposto un corteo il 24 a Roma che sin da subito ha trovato grande adesione.
“L’antifascismo è un valore fondante della Repubblica italiana e della nostra Costituzione”, ha commentato il presidente del Senato Piero Grasso. “La rinascita dei fascismi e dei razzismi è qualcosa di reale, non un fatto di folklore o di nostalgia malata – ha dichiarato Don Luigi Ciotti di Libera – È il sintomo, dobbiamo gridarlo, di una democrazia malata, o per lo meno pallida, nel nostro Paese e di una politica che serve poco il bene comune”.