Si sono chiusi alle 22 i seggi in Sicilia, dove quattro milioni e mezzo di siciliani sono stati chiamati al voto per eleggere il presidente della Regione e l’Assemblea regionale.
Le operazioni di scrutinio avranno inizio a partire dalle ore 8 di lunedì 6 novembre.
Secondo gli exit poll diffusi subito dopo la chiusura dei seggi, e realizzati da Piepoli, che ha curato la rilevazione per la Rai, il candidato del centrodestra Nello Musumeci è in testa con una percentuale compresa tra il 35 e il 39 Secondo, il candidato del Movimento 5 Stelle Giancarlo Cancelleri con un dato compreso tra il 33 e il 37.
Staccati i due candidati della sinistra, che si presentava divisa. Fabrizio Micari si attesterebbe tra il 16 e il 20 mentre Claudio Fava è accreditato di un risultato tra il 7 e l’11.
Si allarga di poco il divario tra Musumeci e Cancelleri stando al secondo exit poll diffuso da Piepoli per la Rai. Il campione è adesso del 100 per cento e il candidato del centrodestra riceverebbe un consenso compreso tra il 36 e il 40 per cento, un punto in più rispetto al primo rilevamento. Cancelleri conferma il dato tra il 33 e il 37 per cento. Confermato anche il dato di Micari tra il 16 e il 20 per cento. Perde un punto Fava che si attesta tra il 6 e il 10 per cento.
Anche La 7 ha diffuso degli exit poll realizzati da EMG. Nello Musumeci si attesta tra il 36-40%, Giancarlo Cancelleri è tra il e il 34 e il 38, Fabrizio Micari tra 16 e 20, Claudio Fava tra 6 e 9, Roberto La Rosa tra lo 0 e il 2.
Stasera Musumeci e Cancelleri non rilasceranno interviste e domani seguiranno lo spoglio dai rispettivi comitati elettorali a Catania e Caltanissetta.
In Sicilia per le elezioni regionali, alle 19, dopo il riepilogo di tutte le sezioni, aveva votato il 36,39% degli elettori (1.695.182 su 4.661.111) con un calo pari a 1,27% rispetto alle regionali del 2012 quando aveva votato l’37,66%. I dati sono del servizio elettorale della Regione siciliana.
Alle 12, l’affluenza alle urne è stata del 10,82%, in calo rispetto al 2012, quando aveva votato l’11,23%. L’unica provincia dove l’affluenza è maggiore è quella di Ragusa: ha votato l’11,24% rispetto al 10,82% del 2012.
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha votato: alle 9.35, si è recato nel seggio della scuola Giovanni XXIII-Piazzi a Palermo.
I primi due candidati a governatore a recarsi alle urne sono stati quello del centrodestra, Nello Musumeci, e del centrosinistra, Fabrizio Micari.
Nello Musumeci, ha votato all’istituto comprensivo Pietro Carrera di Militello val di Catania, mentre nella scuola ‘Alcide De Gasperi’ di Palermo.
Alle 12,40 è stata la volta del candidato M5S, Giancarlo Cancelleri, che è andato al seggio presso l’Istituto tecnico commerciale di Filippo Turati, a Caltanissetta.
Intorno alle 12.30, a Palermo, ha votato Roberto La Rosa, il candidato indipendentista dei ‘Siciliani liberi’. La Rosa s’era recato nella sua storica sezione, ma non aveva potuto votare in quanto aveva cambiato domicilio e non aveva ricevuto alcuna comunicazione. Poi è andato al seggio giusto e ha regolarmente votato.
Claudio Fava, candidato presidente della Sinistra si è recato al seggio nella sua Gravina di Catania, con il figlio, intorno alle 20,30, dopo un lunghissimo ritardo del suo volo da Roma a causa del maltempo. Fava si è spostato poi nel suo comitato a Palermo.
A Messina, il presidente di Sicilia Vera e delegato della lista Udc – Sicilia Vera di Messina Giuseppe Lombardo ha segnalato il pericolo di condizionamento del voto nella città dello Stretto per ”la presenza di diverse persone che fanno riferimento ad alcuni politici che stazionano davanti ai seggi delle scuole e con modalità intimidatorie stanno avvicinando moltissime persone”. Lombardo ha segnalato gli episodi alla Questura e alla Prefettura e sono intervenuti gli agenti della Digos.
Un uomo residente ad Augusta, in provincia di Siracusa, è stato denunciato, invece, dalla polizia per aver fotografato il suo voto. Secondo quanto riferito dalla polizia il presidente di seggio ha sentito il clic dello scatto fotografico del telefonino ed è subito intervenuto. Immediato l’intervento della polizia che ha portato l’uomo al commissariato e lo ha denunciato per violazione sulle norme della legge elettorale.
E a Modica (Rg), una donna è stata sorpresa a fotografare la scheda elettorale in un seggio. Anche lei è stata tradita dal classico clic della foto che ha insospettito il presidente di seggio e gli scrutinatori. L’elettrice è stata fermata e condotta in commissariato.
Si tratta di elezioni a suffragio universale e diretto, per cui non ci sarà ballottaggio.
È proclamato eletto alla carica di Presidente della Regione il capolista della lista regionale che consegue il maggior numero di voti validi e il suo mandato avrà durata quinquennale mentre l’elezione del Parlamento regionale avviene con sistema proporzionale con correttivo maggioritario.
Sono 70 i seggi da assegnare: 62 sono attribuiti in ragione proporzionale sulla base di liste di candidati concorrenti nei collegi elettorali provinciali, uno al Presidente di Regione, uno al capolista della lista regionale che ottiene una cifra di voti validi immediatamente inferiore a quella conseguita dalla lista regionale risultata più votata. Sei sono i seggi riservati ai candidati della lista regionale del Presidente eletto (listino).
La soglia di sbarramento che andrà superata per l’assegnazione dei seggi è del 5% e in ogni lista regionale i candidati (dopo il capolista) devono essere inseriti secondo un criterio di alternanza tra uomini e donne. In ogni lista provinciale il numero di candidati dello stesso sesso non può eccedere i due terzi del numero dei candidati da eleggere nel collegio.