Almeno 17 morti, oltre 20mila sfollati e circa 40.500 ettari di terra andati in fumo: è questo il bilancio apocalittico del tremendo incendio che sta devastando la California da tre giorni. I vigili del fuoco stanno ancora lottando contro quella che in molti definiscono una delle peggiori catastrofi naturali nella storia dello Stato.
Gli incendi stanno devastando la regione Nord della California, in particolare le contee di Napa, Sonoma e Yuba, famose in tutto il mondo per la produzione di vino. Il governatore locale, il democratico Jerry Brown, ha stabilito lo stato di emergenza e il presidente americano, Donald Trump, ha approvato la dichiarazione di disastro naturale presentata dalla California.
Secondo le autorità dello stato ci sarebbero 17 incendi separati che hanno distrutto 40.500 ettari e ha costretto 20.000 persone a lasciare le proprie abitazioni. Le fiamme hanno continuato a spostarsi molto velocemente, spinte da venti a una velocità di 80-100 chilometri all’ora.
Nonostante gli incendi non siano stati ancora domati, i vigili del fuoco sostengono comunque che la situazione sta leggermente migliorando, soprattutto grazie al fatto che il vento sta diminuendo la sua intensità. Ma per la conta dei danni, che si preannuncia “sanguinosa”, è ancora presto.
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