Voleva colpire la Sagrada Familia, la chiesa simbolo di Barcellona progettata dal grande Gaudì, la cellula di terroristi in parte sgominata dalla polizia spagnola dopo la strage della Rambla. Il commando jihadista stava pianificando un attentato con tre furgoni carichi di esplosivo Tatp e bombole di gas.
A rivelarlo è stato il giornale spagnolo El Confidencial, citando fonti investigative. L’esplosivo era conservato nel covo di Alcanar, vicino a Tarragona, ma qualcosa è andato storto e l’esplosione è avvenuta nel covo dei terroristi. È stato quindi necessario ripiegare su un piano secondario.
Intanto emergono altri dettagli sugli ultimi movimenti di Mohamed Hychami e Youness Abouyaaqoub. I due si erano presentati mercoledì 16 agosto a un autonoleggio di Santa Perpetua de Mogoda, chiedendo di affittare un furgone di grandi dimensioni, probabilmente per rendere più devastanti gli effetti dell’attentato.
Il mezzo, però, è stato loro rifiutato, perché troppo giovani e con pochi anni di patente di guida alle spalle. I due hanno così dovuto ripiegare su due mezzi più piccoli. Uno di questi era stato ritirato la mattina stessa da Mohamed Hychami e Youness Abouyaaqoub: è stato ritrovato parcheggiato nella località di Vic.
L’altro, noleggiato ufficialmente a nome di Youness e di Driss Oukabir (il giovane arrestato e che ha denunciato il furto dei suoi documenti, fratello di Moussa, ritenuto il capo del commando) era stato prelevato alle 16 ed è stato il mezzo utilizzato per l’attentato sulla Rambla.
Nel covo dei terroristi sono state trovate tracce di acetone, perossido di idrogeno, 106 bombolette di butano e altro materiale per assemblare un ordigno. E nelle ultime ore è arrivato anche l’appello di Hanno Ghanim, la madre di Younes Abouyaaqoub: “Voglio che tu ti costituisca, non voglio che tu uccida altre persone, l’Islam non lo predica”, riporta El Pais.