Una grossa operazione antidroga è stata effettuata dai carabinieri tra Italia, Spagna e Panama. In manette sono finite 54 persone indagate, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, traffico e detenzione illegale di stupefacenti con l’aggravante delle modalità mafiose.
Le ordinanze di custodia cautelare, firmate dal Gip di Roma ed eseguite non soltanto in Lazio ma anche in altre regioni italiane, fanno seguito a una brillante indagine del nucleo investigativo di Roma che ha fatto emergere un vasto traffico di droga (soprattutto hashish, cocaina e marijuana) in alcune zone della periferia di Roma.
Le indagini hanno portato al sequestro di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti per un valore complessivo superiore al miliardo di euro. Con gli arresti di oggi “si chiude un capitolo della storia del narcotraffico romano, che ha portato alla luce l’esistenza di organizzazioni strutturate nel traffico di droga nella Capitale, collegate a realtà delinquenziali di natura ‘ndranghetista che nel tempo hanno trovato terreno fertile a Roma e provincia”, si legge in un comunicato del Comando Legione Lazio dei carabinieri.
L’associazione criminale finalizzata al traffico di stupefacenti era radicata nel quartiere capitolino di Montespaccato e diretta da Costantino Sgambati. Le indagini hanno consentito di ricostruire le dinamiche criminali dell’organizzazione diretta da Sgambati e di identificare gli appartenenti al sodalizio investigato, dediti al traffico di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana ed hashish.
Tra le persone in contatto con Sgambati sono stati identificati i fratelli Marco, Milko e Ivan Giannini, che gli investigatori considerano attivi nel narcotraffico capitolino, legati a loro volta a Francesco Filippone, contiguo alla cosca della ‘ndrangheta “Filippone – Bianchino – Petulla” ed alleata della famiglia “Bellocco” di Rosarno.