Blue Whale (balenottera azzurra), il “gioco” della morte, nato in Russia, ha un solo obiettivo: quello di uccidere i giocatori.
Come le balene azzurre, per morire, decidono di suicidarsi arenandosi sulla spiaggia, così anche gli adolescenti, messi sotto scacco da veri e propri criminali (chiamati “Curatori”) presenti sui social, decidono di accettare 50 sfide, sempre più estreme, che in un breve periodo (50 giorni) li trasformano e li portano fino alla depressione.
Queste alcune delle macabre regole previste dal gioco:
1- tagliarsi la mano e inviare la foto al curatore
2 -alzarsi alle 4.20 del mattino e guardare video psichedelici
3 – taglairsi il braccio lungo la vena, non troppo in fondo. Fare tre tagli e inviare una foto al curatore
4 – disegnarsi sul braccio una balena e inviare la foto al curatore
5 – incidersi “yes” sulla gamba se si è pronti a essere una balena, se no bisogna punirsi con alcuni tagli
Se la regola generale è quella di non dire nulla ai genitori, pena pesanti ritorsioni sui propri cari, l’ultima sfida, quella finale, è il suicidio, immancabilmente immortalato da una videocamera. Con loro, al momento della morte, sono presenti altri minorenni, incaricati di immortalare il gioco.
Il macabro gioco della balena blu si è già diffuso a macchia d’olio: dalla Russia ha raggiunto il Brasile, ma anche Francia e Inghilterra e…Italia: ha fatto scalpore infatti il caso di un ragazzino suicida a Livorno che si è lanciato nel vuoto dal 26° piano del grattacielo cittadino.
Un pericolo da non sottovalutare e sempre più dilagante: nella sola Russia sono 157 i ragazzini morti suicida nell’ultimo anno. Quello del Blue Whale è soltanto uno dei rischi del vastissimo mondo di internet, da sempre un’arma a doppio taglio.
Video da: Le Iene.