Non si placano le polemiche e le prese di posizione dopo la denuncia del giornalista Ferruccio De Bortoli su Maria Elena Boschi e sugli affari della sua famiglia, contenuti nel libro ‘Poteri forti (o quasi)’.
L’ex direttore del ‘Corriere della Sera’ accusa “l’allora ministro delle Riforme” di non aver avuto problemi a “rivolgersi all’a.d. di Unicredit, Federico Ghizzoni, per chiedergli di valutare un’acquisizione di Banca Etruria“, la banca, poi fallita, di cui il padre era vicepresidente.
Il M5s ha chiesto immediatamente le dimissioni della Boschi. “Il governo ‘Renziloni’ non è adeguato a mandare avanti il Paese in un momento così difficile, anche in considerazione del peso enorme che la sottosegretaria, a colpi di circolari accentratrici, continua ad avere nell’esecutivo attuale”, ha detto Beppe Grillo e Alessandro Di Battista ha aggiunto che la Boschi “dovrebbe dimettersi all’istante dopo aver chiesto scusa agli italiani. Se non si dimetterà la costringeremo ancora una volta a venire in aula con una mozione di sfiducia. Il M5S non molla”.
Maria Elena Boschi ha voluto chiarire la propria posizione in una conferenza stampa a Palazzo Chigi: “Credo che la misura sia colma. Da qui in poi si occuperanno di questa questione i miei legali”, aggiungendo che “quello che dovevo dire l’ho detto ieri sono intervenuta in Parlamento il 18 dicembre del 2015 e confermo quello che ho detto”.
Anche la Lega chiede le dimissioni. “Nell’affare banche c’è dentro fino al collo… – ha detto Salvini -. La Lega non dimentica: che fine ha fatto la nostra richiesta di una commissione d’inchiesta su Bancopoli? Sepolta in un cassetto?”.
A difesa della Boschi interviene, invece, il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato. “È vergognoso e strumentale l’attacco M5S a Boschi teso unicamente a coprire i disastri di Roma o l’inchiesta sulle firme false a Palermo. Si occupino dei problemi della gente e non di fare gli aspiranti pm visto che non hanno né i criteri morali né le capacità giuridiche”.