Il rischio c’era e la popolazione residente vicino al deposito incendiato a Pomezia, alcuni giorni fa, ne era consapevole. Adesso c’è l’esito definitivo.
“La Asl ha rilevato la presenza di amianto sul materiale campionato, in particolare sui frammenti di lastre ondulate della copertura interna ed esterna al capannone andato in fiamme per l’incendio della Eco X di Pomezia”. Lo ha affermato in una nota il procuratore di Velletri Francesco Prete, rendendo noti i primi risultati nel quadro degli accertamenti sul rogo avvenuto presso l’impianto di stoccaggio rifiuti.
“L’Arpa sta svolgendo verifiche sulla presenza nell’aria di particolato, di diossina e di idrocarburi – ha continuato -. Sono pertanto in evoluzione i piani di monitoraggio di Asl e di Arpa al fine di valutare l’impatto delle emissioni nell’aria e sul suolo e si prevede che nella giornata di venerdì 12 maggio possano pervenire alcuni dati significativi”.
Il sindaco di Pomezia, Fabio Fucci (M5S) ha invece chiesto di “approfondire sulla proprietà dell’azienda e gli eventuali collegamenti che possono esserci con la criminalità. Temo i risvolti di cui le cronache sono pieni – ha aggiunto -, ovvero incendi di rifiuti con la criminalità che fa i soldi come può e poi si disfa di tutto”.